La parola a Mario Sconcerti.
serie a
Sconcerti: “Alla Fiorentina c’è un Montella triste, Piatek va aspettato dal Milan. Il problema della Roma…”
L'intervista al noto giornalista sportivo, Mario Sconcerti: "Mancini fa giocare meglio la Nazionale italiana che tante altre sue squadre, non ricordo un'Inter così brillante"
Il noto giornalista sportivo, intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione radiofonica Maracanà, ha commentato con le seguenti dichiarazioni i maggiori temi d'attualità relativi alle big del torneo di Serie A e alle prestazioni fornite dalla Nazionale italiana del commissario tecnico Roberto Mancini.
Sulla Nazionale.
"Seguono molto i giocatori Mancini. E' la sua squadra. Fa giocare meglio la Nazionale che tante altre sue squadre. Non ricordo un'Inter così brillante. E' una squadra rivoltata in poco tempo. Sembra una squadra di club. Credo che giocheremo sempre così. In questo momento non ci sono grandi Nazionali ma grandi movimenti. Oltre a Spagna e qualche bagliore dell'Olanda, i grandi stranieri hanno danneggiato le qualità delle Nazionali. Chi troverà per primo la squadra, diventa il padrone del banco".
Sulla Fiorentina.
"Meglio giocare contro la Juventus che con altre. La squadra e la gente darà tutto. Il meglio forse non basterà, ma vedremo. Purtroppo la Fiorentina ci arriva male a questa sfida e non da squadra. La società ha tenuto Montella soprattutto per motivi economici. E' un Montella triste, non sicuro di sé".
Su Piatek.
"E' un giocatore che va aspettato. E' un grande attaccante, che ha bisogno della squadra. Nel momento in cui gli dà l'appoggio giusto, tornerà ad essere se stesso. Il problema è che il Milan ha il solo Piatek. Capitava anche a Batistuta. Serve stimolarli".
Sul Milan.
"Giampaolo si è un po' impantanato in questa storia degli schemi e del trequartista. Rebic è un bel giocatore, ma è un'ala. E Piatek non ha sostituti veri".
Sulla Roma.
"Ha tanta qualità, ma una fase difensiva complessa. Va bene pressare alti, ma solo quando hai palla tu. Poi rischi di essere in inferiorità numerica. Difficile attaccare e difendere in dieci, duri poco".
© RIPRODUZIONE RISERVATA