Il Sassuolo pronto per la ripartenza.
serie a
Sassuolo, Carnevali: “Dobbiamo convivere con il virus e andare avanti. Boga? Vi rivelo il suo futuro”
Le dichiarazioni di Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, sulla ripresa della stagione sportiva
Giovanni Carnevali, ad della compagine emiliana, ha parlato ai microfoni di Radio 1 Rai, esprimendosi in merito a diverse tematiche, partendo dalla struttura del club neroverde: "Il modello Sassuolo è un progetto della famiglia Squinzi, iniziato già da tanti anni, e noi cerchiamo di portarlo avanti con tutte le difficoltà che ci possono essere. Il progetto ora è passato nelle mani dei figli ma va avanti, continua. In un momento di difficoltà come questo, non solo per il Sassuolo ma per tutto il sistema che non gode di ottima salute, abbiamo il dovere di continua a crescere, migliorandoci, dando sempre un occhio di riguardo al bilancio, ma anche all'aspetto sportivo, perché 7 anni in A sono un grandissimo risultato. Il progetto continua sperando che possa migliorare sempre di più".
Sul futuro della giovane stella Jeremie Boga: "Quando è arrivato da noi, in pochi lo conoscevano e va dato merito al nostro scouting per averlo scovato e al nostro allenatore De Zerbi che lo ha fatto crescere. Ha richieste in Italia e all'estero. Il Sassuolo ha fatto uno sforzo per poterlo avere totalmente e adesso valuteremo. La volontà è tenerlo con noi perché, come dicevamo prima, dobbiamo avere un progetto di crescita e, ogni tanto bisogna fare dei sacrifici, ma dobbiamo anche trattenere i migliori. Boga avrà ancora delle richieste, se continuerà a crescere meglio per tutti noi, ma l'obiettivo è quello di trattenerlo ancora a Sassuolo".
Infine Carnevali dice la sua sui problemi causati dalla pandemia e sull'attuale ripresa: "E' stato un momento difficile ma anche di confusione perché il sistema calcio poteva fare meglio. La parte politica non ci ha aiutato, una delle cose peggiori è appoggiarsi o colloquiare con la parte politica, il calcio deve stare distante da queste situazioni, deve avere la capacità e le conoscenze di capire qual è la strada giusta, la strada migliore. Siamo tutti sulla stessa barca e tutti dobbiamo cercare di fare il meglio per le nostre società. C'è ancora una situazione d'emergenza e tutti dobbiamo metterci una mano sul cuore, aiutarci l'uno con l'altro, se dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa è giusto rinunciare, ma dobbiamo andare avanti con la speranza che il campionato possa iniziare e soprattutto finire, dobbiamo avere la speranza che tutto finisca nel modo migliore. Sappiamo che dovremo convivere con il virus per parecchio tempo, dobbiamo rischiare ma anche vivere. Il calcio è gioia e divertimento e anche passione, il poter iniziare è come quando tu dopo 2 mesi chiuso in casa torni ad andare all'aria aperta e ricominci a vivere, e noi dobbiamo vivere e sopravvivere".
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