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Sannino-Mediagol: “Contatti con il nuovo Palermo? Ecco la verità. Il gol di Ilicic, Faurlin e il sogno salvezza. Vi dico tutto”

L'intervista esclusiva concessa dall'ex tecnico di Palermo e Catania, Beppe Sannino, alla redazione di Mediagol.it

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Una carriera lunga ed articolata nel corso della quale si è contraddistinto per competenza, professionalità e passione.

Beppe Sannino ha sempre saputo conquistare stima ed affetto incondizionato tra tifosi e addetti ai lavori in tutte le piazze che hanno cadenzato il suo gratificante percorso in carriera. Due tappe fortemente significative, l'ex tecnico di Siena, Varese e Watford le ha vissute in Sicilia sulle panchine di Palermo e Catania. Stagione caotica e ricca di traversie quella alle dipendenze del club di viale del Fante nel 2012-2013, con Sannino che nel marasma gestionale di quel campionato, caratterizzato da cinque cambi di panchina ed il baillame dirigenziale tra Giorgio Perinetti e Pietro Lo Monaco, sfiorò la conquista di una salvezza che avrebbe avuto del miracoloso. A Catania, annata 2014-2015, il tecnico di Ottaviano ha costruito un percorso virtuoso fatto di equilibri, solidità e risultati fino alla brusca rottura con la proprietà dell'epoca.

Il classe 1957 fotografa il momento attuale del nuovo Palermo di Hera Hora ed il suo legame con il calcio siciliano nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

DERBY-BOSCAGLIA E CONTATTI CON IL PALERMO - "Non ho visto la partita che il Palermo ha disputato conto la Juve Stabia, ma ho visto il derby contro il Catania. Una sfida sfortunata per i rosanero che sono stati raggiunti nel finale, una bellissima partita nonostante il Palermo potesse schierare solo undici calciatori. Onore ai rosanero per aver combattuto con soli 11 giocatori a causa dell'emergenza Covid-19 e aver portato a casa un punto importante, per un attimo ho anche pensato che la formazione di Boscaglia avrebbe potuto conquistare l'intera posta in palio. Le implicazioni psicologiche dell'emergenza Covid in casa Palermo? I rosanero hanno avuto grossi problemi anche relativi al regolare svolgimento degli allenamenti con tutti gli effettivi, riprendere il cammino interrotto con un allenatore che sa motivare i ragazzi è importante perché a quel punto gli unici calciatori disponibili vogliono mettersi in mostra e far vedere di che pasta sono fatti. Anche nelle difficoltà, la voglia di primeggiare e dimostrare il proprio valore mette le ali ai piedi. Contro il Catania abbiamo avuto la prova di come anche solo 11 giocatori possono fare grandi cose. Il Palermo l'ha anche dimostrato nella trasferta contro la Juve Stabia, i ragazzi di Boscaglia in questo momento sono legati a questa maglia e vogliono far vedere a tutti di poter essere dei protagonisti assoluti di questa gloriosa realtà. Mi auguro che adesso questione Coronavirus si possa risolvere, le motivazioni fanno tutta la differenza del mondo nel calcio come nella vita. La sfida contro i campani di giovedì ha fatto sì che i siciliani vincessero la prima gara stagionale, questo può dare un là importante per il prosieguo del campionato dove tutti si aspettano un Palermo competitivo. Qualcuno ha accostato il mio nome al club rosanero qualche mese fa, ma voglio chiarire che il Palermo non ha mai pensato a me per la panchina, non ho mai avuto nessun contatto con la nuova proprietà, tra l'altro ero anche fuori dall'Italia. Il club di Viale del Fante voleva giustamente costruire un nuovo corso con personaggi che non avevano mai avuto esperienze precedenti in società e credo che l'ingaggio di mister Boscaglia sia un punto di partenza importante. Un allenatore che ha fatto bene ovunque è andato e sono sicuro che ha tutte le carta in regola per  essere il comandante che porterà questa nave in categoria superiore. Siamo stati abituati a vedere il Palermo in Serie A e credo che anche la B gli starebbe stretta. Ci sono ancora tre partite da recuperare e quindi ci sono tutte le prerogative per risalire la china in classifica. Bari favorito per la conquista della promozione diretta?  Intanto, i pugliesi erano i favoriti anche l'anno scorso, ma non hanno vinto il campionato. Il calcio è bello e affascinante perché non vinci solo perché spendi. Ricordiamoci che al momento è la Ternana al comando della classifica, il girone C della Serie C è un altro mondo rispetto agli altri due gironi, dove vi sono tante squadre di blasone e prestigio assoluto, club che hanno anche fatto la A. Qui vai a giocare in stadi veri che hanno ancora l'odore della massima serie, il  campionato è appena iniziato e ricordiamoci che c'è ancora un anno calcistico da giocare nella speranza che il Covid non fermi nulla.  Mio Futuro? Non c'è niente di concreto al momento, l'unica cosa che io voglio e desidero fortemente, in Italia o all'estero, è la speranza di trovare dei calciatori da allenare su un rettangolo verde".

 

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