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Sampdoria, Ferrero: “Cessione? I tifosi si illudono sul grande Vialli, intervistatelo e forse capiremo la verità”

Show del patron blucerchiato, Massimo Ferrero, che annuncia anche l'imminente ritorno a Genova di Gregoire Defrel: "Lo stiamo trattando assieme ad altri due-tre profili, ci dà domani l'ok"

Mediagol97

Parola a Massimo Ferrero.

Il presidente della Sampdoria, intercettato dai microfoni di Tuttomercatoweb a Milano, ha risposto alle domande dei cronisti presenti sul luogo relative alla cessione del club blucerchiato, soffermandosi inoltre sui prossimi colpi di mercato che la società ligure starebbe cercando di piazzare per migliorare la qualità della rosa a disposizione di mister Eusebio Di Francesco. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal "Viperetta".

Torna Defrel?

"Stiamo trattando Defrel e altri due-tre profili. Defrel ci dà domani l'ok, è un grande giocatore e ha tante richieste. Aspettiamo l'esito".

Ha fiducia?

"Sempre bisogna essere fiduciosi. Defrel se viene alla Samp è perché già c'è stato e sa come si sta qui. Però poi quando Ferrero chiama un giocatore si svegliano tutti. Siamo più che fiduciosi".

Gli altri profili quali sono?

"Non posso dirlo, altrimenti alzano il prezzo. Stiamo prendendo un altro esterno e la punta".

Di Francesco come l'ha visto?

"Era la prima partita, se si fa clamore sul primo match contro la squadra più forte del campionato, perché la Lazio gioca con gli stessi da 5 anni. Ai ragazzi non bisogna dare alibi, ma avendo cambiato modulo serve tempo per acquisire il modulo di Di Francesco. Sono molto felice che Eusebio sia qui, dategli tempo e ne vedremo delle belle".

Ben Arfa e Kamano?

"No, non lo sono".

Prenderete un difensore? 

"No, non abbiamo bisogno di nulla. Ci sono Chabot, Colley e Ferrari oltre a Murillo. Se volete ci metto anche il fornaio di casa mia".

Cessione del club?

"Questa è la barzelletta dell’estate, io non so niente e voi parlate con qualcuno che vi da informazioni sbagliate. C'è un primo comunicato nel quale chiedo di venire fuori allo scoperto. Nel secondo comunicato vogliono vedere i conti, ma il prezzo è quello (100 milioni di euro, ndr.). Non l'ho mai né alzato, né abbassato. Sembra la storia del lupo e delle pecore. Parliamo di campo, di sport. I tifosi si illudono che il grande Vialli possa fare chissà cosa, sono molto felice se Vialli prende la squadra, ma deve dire ai suoi investitori che io ho chiesto una cifra adeguata e se mi danno un euro di meno la Samp non è in vendita".

Situazione che vi infastidisce?

"È quello che vogliono gli avversari. Mi fanno pressione e tutti dicono che Ferrero molla, ma Ferrero nemmeno barcolla".

Questa trattativa vi ha creato problemi sul mercato?

"No, perché tanti procuratori e tante società alle quali chiedo di avere un occhio di riguardo mi rispondono e ce l'hanno. Tutti mi vogliono bene, tutti i presidenti perché sono amato. Ho vinto anche il premio di presidente più amato dagli italiani. Non vedo l'ora che finisca questa tarantella, così almeno qualcuno scopre le carte. Perché non andate a intervistare Vialli col suo amico Zanetton? Forse capiremo la verità e poi me la venite a raccontare".