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Roma, Zaniolo sorprende: “Io, Totti e la maglia numero 10? Non l’accetterei per una sola ragione…”

Le dichiarazioni rilasciate dal giovane talento di proprietà della Roma: "L'esordio al Bernabeu? Passai 10 ore a guardare il soffitto..."

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Parola a Nicolò Zaniolo.

Diversi sono stati i temi trattati dal giovane talento classe 1999, intervistato ai microfoni del sito ufficiale della UEFA: dal suo esordio in Champions League poco più di un anno fa con la maglia della Roma contro il Real Madrid fra le mura del "Santiago Bernabeu", al momento della sua squadra, reduce dalla vittoria conquistata in campionato contro il Napoli. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Da bambino avevo due idoli nel mondo del calcio: uno era Kakà, che alla fine giocava più o meno nella mia stessa posizione, l'altro Ronaldinho. Guardavo le partite del Barcellona o del Milan solo per vederlo, il suo era un calcio divertente. Sognavo di diventare come loro, oggi so che posso dare tanto alla mia squadra ma, allo stesso tempo, anche che ho ancora molto da fare. Agli altri giovani dico: inseguite i vostri sogni, insistete fino a quando non riuscirete a realizzarli. E, se proprio non se ne può fare nulla, almeno non avrete il rammarico di non averci provato con tutte le vostre forze...", sono state le sue parole.

ESORDIO E DOPPIETTA - "L'esordio al Bernabeu? Di Francesco venne alle 11 di mattina a dirmi che avrei giocato titolare, la partita era alle 21. Passai 10 ore a guardare il soffitto, ero felicissimo ma provavo una sensazione strana. Da un lato sapevo che, se il mio allenatore aveva deciso così, allora un motivo c'era di sicuro. Gli avevo detto che mi sentivo pronto, però non avevo idea di ciò che mi aspettava. Alla fine, quando sono andato in campo, non ho pensato più a niente: ho giocato e basta. La doppietta a Porto? Per me una partita di quell'importanza era qualcosa di assolutamente nuovo, sono felice di aver fatto doppietta. Ma non credo basti quello per parlare di una mia consacrazione".

ROMA - "La rivoluzione attuata in estate dalla dirigenza ha portato alla nascita di un mix perfetto: nella Roma di oggi ci sono tanti giovani di talento, accompagnati però da calciatori di esperienza ben disposti ad aiutarci nel nostro percorso di crescita. Il mix è potenzialmente strepitoso, abbiamo tutte le carte in regola per provare ad alzare un trofeo. Dobbiamo allenarci bene e mantenere la giusta mentalità. I paragoni con Totti? Di Francesco ce n'è solo uno, il fatto che mi accostino a lui mi fa emozionare ma io sono Nicolò Zaniolo. Vi dirò: se la Roma mi offrisse la 10, non la accetterei. E' una questione di rispetto...", ha concluso Zaniolo.