Parola a Paulo Fonseca.
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Roma, Fonseca: “Prese decisioni senza senso, fateci allenare. Ripresa Serie A? Aiuterebbe a dimenticare i problemi”
Il tecnico portoghese, Paulo Fonseca, ha commentato le decisioni prese dal Governo in questi giorni, criticando le scelte fatte finora
L'allenatore della Roma, intervenuto ai microfoni TeleRadioStereo, ha detto la sua sulle recenti decisioni del Governo di riprendere dal 4 maggio gli allenamenti individuali ma non quelli di gruppo che arriveranno solo 2 settimane più tardi, il 18 maggio, esprimendo il suo totale disaccordo con quanto dichiarato in conferenza stampa dal Premier Giuseppe Conte.
CAPITOLO ALLENAMENTI - “Possiamo adesso andare a correre nel parco dove ci sono molte persone sicuramente e non capisco perché non ci si può allenare a Trigoria dove abbiamo tutte le condizioni per fare un lavoro individuale. Abbiamo tre campi in cui possiamo dividere i giocatori ed è più sicuro che se andiamo al parco con tante persone, con una confusione naturale. Anche perché noi abbiamo preparato per controllare ed è tutto in regola. A Trigoria abbiamo delle condizioni migliori che correre al parco”.
INNAMORATO DELLA ROMA - “Sono innamorato della Roma. Per me è un sentimento unico che ho per la Roma e per la città. Mi piace molto la città, non posso parlare molto perché tutti noi sappiamo che la Roma è una delle città più belle del mondo. Da portoghese ho sempre guardato il calcio e la Roma. E’ sempre stato un club che mi piaceva. Ho sentito di voler essere l’allenatore della Roma quando ci ho giocato contro all’Olimpico con lo Shakhtar. Ci fu un ambiente incredibile. In quel momento ho sentito una grande voglia di essere l’allenatore giallorosso. Sono qui con un altro romanista (il figlio, ndr). Quello che io vivo qui a Roma con i tifosi, con l’atmosfera del club è unico. Dobbiamo capire in questo momento che il club è molto organizzato, con un’atmosfera molto positiva. Abbiamo delle persone molto competenti che lavorano nella squadra. Non è facile da trovare per un allenatore, è per questo che mi piace tanto la Roma e la città. Poi devo dire che per me quando cammino per la città le persone sono fantastiche con me e con la mia famiglia. Sono molto grato e orgoglioso di stare qui e di essere l’allenatore di questo grande club”.
L'IMPORTANZA DEL SOCIALE- “Abbiamo questa situazione difficile e penso che la Roma possa aiutare a dimenticare questo problema sociale. Penso che avessimo una squadra che facesse sognare tutti i tifosi romanisti, magari potremmo far dimenticare per qualche ora i problemi. Qui le persone sono veramente appassionate per il club, è diverso dalle altre realtà in cui sono stato. Quello che fa la società influenza i tifosi. Se prima ero orgoglioso della Roma, ora lo sono ancora di più perché la Roma ha fatto un vero lavoro sociale”.
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