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Parma-Lazio, Faggiano sull’arbitraggio: “C’è un problema coi regolamenti, torti subiti da chiunque. A Di Bello rimprovero una cosa”

Le dichiarazioni del direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano in merito alla sconfitta subita domenica dai crociati contro la Lazio

Mediagol22

Il Parma, dopo la sconfitta contro la Lazio, si prepara ad affrontare il Napoli.

La squadra di Roberto D’Aversa, in occasione della venticinquesima giornata del campionato di Serie A, sfiderà al San Paolo i partenopei, reduci a loro volta dalla sconfitta contro il Lecce.

Il direttore sportivo emiliano Daniele Faggiano, ai microfoni di Radio Marte, è tornato a parlare del ko contro i Capitolini e, in particolare, degli errori arbitrali: “Non è semplice il mestiere del direttore di gara, ma per il bene del calcio si dovrebbe parlare di più di professionismo dell’arbitraggio. Qualcuno dovrebbe avere maggior cura della crescita dei giovani fischietti, proprio sotto l’aspetto tecnico, invece si parla sempre di politica. Poi per gli episodi non è colpa degli arbitri, è che siamo confusi noi e pure loro, perché il protocollo da inizio anno è cambiato più di una volta. Non ce l’ho con Di Bello, ma ci si è inventato di tutto per non darci il rigore. A fine partita ho sentito che Inzaghi si è lamentato dicendo che c’era un rigore ancora più grosso per la Lazio, ma non gli do colpe perché magari non l’ha neanche visto e gli hanno suggerito, a torto, di dire certe cose. Anche Bergomi e Di Canio, che tra l'altro è laziale, hanno detto che non c’era rigore. E per noi invece ce n’era anche un altro, quello di Patric su Bruno Alves: lo spagnolo la palla non l’ha proprio guardata. Dobbiamo riunirci per trovare soluzioni perché il problema non è solo di alcuni ma di tutti, che poi i torti prima o poi li subisce chiunque. Io accetto che Di Bello possa sbagliare, ma almeno valla a vedere al VAR. Poi magari puoi confermare la tua prima impressione, ma almeno so che l’hai riguardato”.

A proposito, invece, della gara in programma

Immagino che, come noi, il Napoli ora sia un po' arrabbiato con gli arbitri perché domenica ha subito un torto. Non è semplice il mestiere del direttore di gara, ma per il bene del calcio si dovrebbe parlare di più di professionismo dell’arbitraggio. Qualcuno dovrebbe avere maggior cura della crescita dei giovani fischietti, proprio sotto l’aspetto tecnico, invece si parla sempre di politica. Poi per gli episodi non è colpa degli arbitri, è che siamo confusi noi e pure loro, perché il protocollo da inizio anno è cambiato più di una volta