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Parma, Kulusevski si racconta: “Mi scrivono più fantallenatori che donne. Quel messaggio di Stankovic…”

Le dichiarazioni rilasciate dal giovane talento classe 2000 del Parma: "Voglio giocare in una grande squadra"

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Dejan Kulusevski si racconta. 

Il centrocampista di proprietà dell’Atalanta, attualmente in prestito al Parma di Roberto D’Aversa e protagonista di un brillante avvio di stagione, è stato intervistato ai microfoni di Dazn nel corso del format ‘Piedi per terra’. Diversi, dunque, sono stati i temi trattati dal giovane talento classe 2000, che grazie alle prestazioni offerte fin qui può già contare sulla stima di una società come l’Inter e di un dirigente come Beppe Marotta.

“Non ho mai pensato di voler diventare il più forte di tutti, ma voglio giocare in una grande squadra. La testa è quello che mi ha fatto arrivare qua, non solo l'allenamento e il talento. C'erano dei mister che non credevano in me, gente che diceva che questo non arriverà mai perché dribbla troppo, ma io ho sempre pensato che ero io ad aver ragione”, sono state le sue parole.

IDOLI -“Io mi sento solo Dejan, guardo molto De Bruyne, molto Hazard. Se vedo una finta che mi piace vado in campo e la provo. La mia finta preferita è quella di andare a destra e poi rientrare. La provo sempre. Il messaggio di Stankovic (“Pensa solo a giocare a calcio che stai facendo bene. Non ascoltare i paragoni con De Bruyne, costruisci la tua carta d’identità così come stai facendo”)? L'ho visto una volta quando con l'under 17 abbiamo giocato contro l'Inter di suo figlio. A fine partita ero stanco, ma sono corso subito da lui. Lui era fortissimo, a casa mia guardavo i goal che faceva. Mi ricordo il goal che ha fatto al volo contro lo Schalke da metà campo. Adesso quando torno a casa dirò a mio papà che Stankovic mi ha mandato un messaggio".

LA FAMIGLIA -“Mia mamma è la persona più importante del mondo. Lasciare casa a 15 anni è stato molto difficile, dopo 4/5 mesi avrei voluto tornare a casa e lei mi ha convinto a resistere. Mio papà è la persona più umile del mondo. Lui crede in me, parliamo di ogni partita ed è tranquillissimo. So che quando inizio a pensare tanto gioco male e quindi cerco di essere come quando ero piccolo in Svezia che pensavo solo a divertirmi. Quando mi diverto sono forte. Il calcio è la cosa più bella di tutte. Sul mio profilo Instagram ho tante foto di calcio e mia sorella mi sgrida, dice che non posso avere solo foto di calcio".

FANTACALCIO -"Ci sono più fantallenatori che donne che mi scrivono su Instagram, purtroppo… Rito scaramantico? Ho sempre il chewing gum prima di entrare in campo, poi quando sbaglio il primo passaggio lo butto via. Ma se non sbaglio il passaggio lo tengo…”, ha concluso lo svedese.