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Palermo, ricordi l’addio con gol di Corini? Il Genio: “Squadra straordinaria, andar via sembrava impossibile”

Eugenio Corini e quell’addio con gol al Palermo di tredici anni fa, tra ambizioni e rotture inaspettate: "Pensavo finisse diversamente"

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Le strade del Palermo e di Eugenio Corini si separarono esattamente tredici anni fa

Era il 27 maggio 2007. Un addio inaspettato con un gol altrettanto inatteso, come descrive l’edizione odierna del Giornale di Sicilia. I rosanero sfidavano l'Udinese e l'ultima pennellata del centrocampista arrivò su un

calcio di punizione da 40 metri.

"Quello che porto dentro al cuore, però, è un rigore realizzato contro il Cagliari - racconta Corini - la mia prima rete per il Palermo. Lì ho avvertito in quel momento un enorme senso di responsabilità. Quel gol sancisce l’inizio di una grandissima storia d’amore, per la quale mi sono sempre speso. Nel gol contro i friulani De Sanctis sapeva che avrei indirizzato lì il pallone ma esasperò un pochino l’uscita e questa palla, lanciata profonda, finì in porta senza essere colpita da nessuno. Sicuramente ci fu una componente di casualità, ma tanti portieri cercavano di trovare soluzioni alternative, sapendo come calciavo. C’è chi stava molto basso in porta, ma tendenzialmente doveva fare i conti con Toni o Amauri che facevano gol. Fu il decimo gol di quella stagione per me, a riprova del fatto che quell’anno non riuscii a sollecitare le punte nella maniera corretta".

Poi, a giugno, il mancato rinnovo del contratto a causa di divergenze con la società. Un addio, almeno fino a quel momento, inimmaginabile, dato che il Genio era diventato capocannoniere dei rosa ed il Palermo aveva in tasca la qualificazione in Coppa Uefa: "Per come eravamo arrivati, forse avrei potuto pensarlo. Foschi qualche giorno prima mi disse che avevano l’intenzione di rinnovarmi il contratto e io chiesi di parlare col presidente, proprio in vista del viaggio verso Udine. Parlai con lui, ma dovevo capire tante cose. Avevo la percezione che potesse essere l’ultima partita col Palermo, però dentro di me pensavo fosse impossibile. Invece poi è successo quel che è successo, anche quando decisi di rimanere ci fu un po’ di freddezza".

I ricordi di quella stagione, ad ogni modo, rimangono indelebili nella mente di Eugenio Corini, tra gioie e qualche rammarico: "Quella squadra fu straordinaria - conclude l’ex capitano - con una gestione più serena forse potevamo fare qualcosa in più. Penso alla semifinale di Coppa Italia persa con la Roma, abbia avuto tante opportunità per andare in finale e poter giocare per un trofeo. Oppure il primo anno di Serie A, sempre con Guidolin. Secondo me quella squadra doveva andare in Champions League, ma girò tutto su una partita sfortunatissima a Genova con la Sampdoria, nella quale io non c’ero. È stato comunque un periodo straesaltante, con una squadra sempre tra le prime sei e un pubblico straordinario. Però è un peccato, perché quella squadra aveva il potenziale per arrivare tra le prime quattro".

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