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Palermo, l’idolo Montesano: “La Serie D è un campionato difficile, non servono i nomi per vincerla”. E su Mirri…

foto it.wikipedia.org

L'ex beniamino dei tifosi rosanero ha detto la sua in merito al nuovo corso del Palermo firmato dal duo Mirri-Di Piazza

Mediagol77

Giampaolo Montesano è stato un vero e proprio idolo per i tifosi del Palermo.

Uno tra i giocatori più talentuosi che abbiano mai indossato la maglia rosanero, ha onorato questi colori dal 1974 al 1985 collezionando 170 presenze e 21 reti.

Classe, stile ed eleganza per l'ala (come si diceva una volta) della provincia di Massa-Carrara che ha lasciato un ricordo indelebile tra i tifosi del Palermo. In occasione della rinascita del club rosanero, ai microfoni del Tg Med in onda su Trm 13, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

"Il Palermo deve rinascere da gente del posto, dopo quello che è successo solo un palermitano poteva riprendere in mano la nuova società per costruire un progetto importante. Il sindaco è stato bravissimo a scegliere il presidente e le persone di Palermo che adesso hanno una patata bollente in mano, ma con il vantaggio di avere una città alle loro spalle composta da tifosi straordinari. L’errore che non devono commettere è quello di aspettarsi grandi cose immediatamente perché per rinascere ci vuole tempo. Il palermitano vuole subito tornare ai vertici del calcio professionistico però bisogna dare tempo e lasciar lavorare chi ha rilevato questa società. Conosco Castagnini che è un dirigente molto preparato, è chiaro che per costruire questo progetto non bisogna guardare nulla perché la Serie D è un campionato difficile dove non servono i nomi ma giocatori di categoria. I nomi contano poco in queste categorie, ricordo che quando smisi di giocare ad alti livelli mi ritrovai in Eccellenza pensando fosse semplice ma non fu così. Non ero un top player, un giocatore che ha amato questa città e grazie al Palermo ho costruito un futuro discreto. Mi fa felice che Mirri parli ancora di me dopo 40 anni, ricordiamoci che è il nipote di Renzo Barbera".