Giovanni Bucaro dice la sua in merito al club rosanero.
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Palermo, Bucaro: “Rosanero indietro, Saraniti e Lucca non bastano in attacco. Vi dico la mia su Boscaglia e sul Bari”
Le dichiarazioni dell'allenatore palermitano
Ad una settimana dall'inizio del campionato di Serie C, il Palermo è un cantiere in costruzione. Il duo dirigenziale rosanero, composto dall'amministratore delegato Rinaldo Sagramola e dal direttore sportivo Renzo Castagnini, continua a lavorare più o meno sotto traccia per cercare di portare i giusti innesti nella compagine guidata da Roberto Boscaglia. Il tecnico gelese, intanto, ha alcune richieste ben precise e ha bisogno di calciatori che sposino a pieno il suo credo calcistico. In merito alla costruzione del Palermo in vista della stagione 2020/2021, ha approfondito la questione ai microfoni de La Gazzetta dello Sport il tecnico palermitano Giovanni Bucaro, reduce dall'esperienza alla Sicula Leonzio proprio nella terza divisione italiana.
"Sicuramente in questo momento, rispetto ad altre squadre di prima fascia, il Palermo sembra un po’ indietro, è un cantiere aperto, è un mercato particolare, ma c’è tempo per completare la squadra. Leggo che qualcosa si sta muovendo sul centrocampo, ma ricordo che campionati del genere si vincono con gli attaccanti forti e in questo momento il Palermo ha bisogno di qualche innesto in questo senso. Odjer è un acquisto molto importante che va a dare qualità a centrocampo, ha fatto molto bene a Trapani e in C può essere un valore aggiunto. Ma torno a ripetere che servirà qualcosa di più in avanti. Sia Saraniti, sia Lucca sono due ottimi giocatori, ma per un campionato così lungo serve anche altro. Certo, so benissimo che il bomber da doppia cifra lo cercano tutti e non è per niente facile andarlo a pescare. Il Palermo ha preso un grande allenatore, che negli ultimi anni ha fatto anche la B e, dunque, per la categoria è da considerarsi un lusso. Però, sono dell’idea che siano i calciatori a fare l’allenatore e vanno presi i giocatori adeguati al tecnico. Per il Palermo, così come per gli altri avversari, questo è un girone da considerare infernale. Tante piazze blasonate, con un passato in Serie A e con squadre di livello. Ogni partita sarà un rebus. Ma il Palermo ha un nome da difendere e non può che avere ambizioni alte, cercando di occupare i primi posti della classifica".
"Il Bari resta la favorita. È una squadra con una base molto forte - conclude l'allentore palermitano -, che si sta rinforzando, ma che soprattutto viene da una finale playoff persa. Ecco, credo che questa recente esperienza della scorsa stagione porterà il Bari a non sbagliare una seconda volta. Tra le outsider, invece, occhio all’Avellino che sta facendo un gran mercato e poi conosco la piazza, dove ho allenato, e so quello che può dare".
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