serie b

Palermo, assemblea totalitaria: decaduto il CdA, Albanese e Macaione out. I dettagli

PALERMO, ITALY - MAY 08: (L-R) Walter Tuttolomondo, Vincenzo Macaione, Giuseppe Valente, Salvatore Tuttolomondo, Alessandro Albanese and Roberto Bergamo attend a press conference during the presentation of ARKUS Network Group as US Citta' di Palermo new owner at Mondello Palace on May 08, 2019 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Viste le recenti vicissitudini la società di viale del Fante ha deciso di anticipare ad oggi l'assemblea totalitaria che era stata programmata per il 5 luglio

Mediagol92

Di Massimiliano Radicini.

Novità in casa Palermo. Quest'oggi si è riunita l'assemblea totalitaria degli azionisti che ha accettato l'intera decadenza dal CdA. L'assemblea ha inoltre nominato il nuovo consiglio, del quale da oggi non faranno parte Alessandro Albanese e Vincenzo Macaione, rispettivamente ex presidente e vicepresidente della società di viale del Fante. Il club rosanero, che in questo momento storico sta vivendo un periodo di particolare difficoltà derivante dalla situazione attorno all'iscrizione al prossimo campionato di B, muove i suoi passi per cercare di far valere le proprie ragioni.

Secondo quanto raccolto dalla redazione di Mediagol.it, l'intenzione di Arkus Network sarebbe quella di continuare a lavorare per cercare di risolvere la questione legata alla domanda di iscrizione al torneo cadetto, visto che la documentazione presentata entro il termine del 24 giugno risulta essere incompleta, in virtù della mancanza della fideiussione e del congelamento dei bonifici per il pagamento degli stipendi relativi alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno, con quest'ultima mensilità che include anche i bonus.

La data da segnare in rosso è quella del 4 luglio, quando la Covisoc emetterà il suo verdetto sulle domande presentate da tutti i club di Serie B. La famiglia Tuttolomondo sta cercando di produrre, con l'aiuto dei suoi legali, tutta la documentazione per accertare che vi sia stata una causa di forza maggiore che non ha permesso l'emissione della polizza fideiussoria, in quanto la società di viale del Fante sarebbe stata vittima di una truffa da parte di un broker.

Per dimostrare la loro innocenza la proprietà rosanero ha anche inviato una lunghissima relazione a Figc, Lega B, Covisoc, al sindaco Orlando e al prefetto Antonella De Miro per spiegare cosa sarebbe realmente accaduto. A prescindere dalla decisione che prenderà l'organo di vigilanza delle società sportive, il Palermo avrà poi tempo fino all’8 luglio per fare ricorso, correggendo la domanda ma senza avere la possibilità di integrarla. Il 12 luglio ci sarà, invece, il Consiglio federale che darà la lista delle squadre iscritte ai prossimi campionati tra le quali, al momento, non dovrebbe figurare il club rosanero.

Fin qui la famiglia Tuttolomondo avrebbe immesso circa 7 milioni di euro e sino ad oggi avrebbe effettuato dei pagamenti per portare avanti il club, visto che le casse sono attualmente vuote. Per quanto riguarda i bonifici "sospesi" per il pagamento degli emolumenti ai tesserati, secondo quanto filtra, la cifra sarebbe stata "congelata", ovvero le somme hanno un vincolo di destinazione: il saldo stipendi. Per il Palermo si profila un mese di luglio caldissimo...