serie d

Palermo-Acireale 1-3: rosa ingenui ed involuti, capolavoro Pagana e granata corsari al “Barbera”

Mediagol2

PRIMO TEMPO - Derby d'alta quota al "Barbera" tra due delle protagoniste indiscusse di questo campionato.

Il Palermo di Rosario Pergolizzi è, numeri ed organico alla mano, la regina incontrastata del torneo. L'Acireale ha tenuto a lungo il passo della capolista, salvo perdere smalto e terreno strada facendo e maturare suo malgrado un distacco significativo dalla compagine rosanero. Tuttavia, la sfida odierna resta ad altissimo coefficiente di difficoltà per il nuovo Palermo di Hera Hora, bravo a ripartire di slancio dopo lo scivolone contro il Savoia e la prova opaca di Palmi.

Partita a scacchi sotto il profilo strategico tra i due tecnici Pergolizzi e Pagana. Il 3-5-2 degli ospiti è un modulo estremamente elastico e dinamico, grazie alla compartecipazione organica di tutti gli effettivi in entrambe le fasi di gioco.  Il Palermo risponde con un rombo piuttosto anomalo con Ambro alle spalle della strana coppia, Felici-Santana, e Langella preferito a Kraja nell'undici titolare. Scelta legata a peculiarità e duttilità tattica dell'ex Bari, pronto a ripiegare sulla corsia per coprire la sortita dell'esterno basso di turno. La compagine di Pagana è formazione audace e propositiva, che sviluppa le sue trame principalmente in ampiezza con Ba schermo e metronomo tonico ed essenziale davanti la retroguardia. Il Palermo ha da subito il suo bel da fare per prendere le misure all'avversario e coprire adeguatamente il campo sulle trame avvolgenti della compagine granata. In fase di non possesso l'Acireale si raccoglie in un solido 5-3-2 , quando ribalta il fronte ed attacca la porta avversaria la formazione di Pagana si dispone con un aggressivo 3-1-4-2 che toglie spazio e tempo in pressione ai portatori di palla rosanero.  Venti minuti molto tattici, senza particolari occasioni di rilievo su entrambi i fronti. L'infortunio occorso a Santana, toccato duro alla caviglia e rilevato dal subentrante Ricciardo, è la prima svolta negativa per la squadra di Pergolizzi. Gli ospiti passano in vantaggio poco dopo, Cannino serve un assist a rimorchio per De Felice che di prima intenzione batte Pelagotti con un destro sporco. La reazione d'orgoglio della capolista produce una chance clamorosa per Felici, bravo a controllare col petto un cross di Vaccaro, ma impreciso in spaccata a pochi metri dalla porta avversaria. Il forcing generoso ma confuso dei padroni di casa non trova sbocchi lineari ed efficaci nella densità acese. Il primo tempo si chiude con la formazione granata in vantaggio.

SECONDO TEMPO -  Avvio di ripresa scoppiettante al "Barbera".  Il Palermo architetta magistralmente un corner: Martinelli, pescato a rimorchio, calibra un cross che Ricciardo corregge di piatto con il portiere ospite che si oppone quando forse la sfera ha già oltrepassato la linea di porta. I rosanero gridano al gol ma il direttore di gara ferma il gioco per un precedente off-side del bomber ex Cesena. L'Acireale continua a tessere la sua tela, fitta e avvolgente, provando a restare alto ed a sfruttare il campo in ampiezza al culmine della sua manovra. Ancora una percussione di Cannino prende di infilata la retroguardia di Pergolizzi e Savanarola di testa in tuffo insacca la rete del raddoppio. Ospiti in paradiso e capolista gelata. Resettare le coordinate tecniche e psicologiche di un match terribilmente in salita pare impresa davvero improba. Pergolizzi prova a dare una scossa, tattica e motivazionale, dalla panchina: out Ambro e Langella per Kraja e Ficarrotta. Palermo schierato con un 4-3-3 puro e temerario a caccia della rimonta. Mossa che sortisce, come per incanto, un effetto immediato.  Ricciardo lavora bene la sfera sull'esterno e la imbuca per Felici, il gioiello di proprietà del Lecce sente l'inserimento di Kraja che con una puntata rabbiosa accorcia le distanze. Gol che funge da psicotonico per i padroni di casa, che acquisiscono abbrivio e slancio e prendono decisamente in mano il pallino del gioco. Al minuto settantacinque, Pergolizzi opta per l'All-In con l'ingresso di Lucera in luogo di Vaccaro.  Capolista schierata con un 4-2-3-1 estremamente offensivo alla ricerca del pari. La compagine di Pagana abbassa il baricentro e si rannicchia  a protezione di Pitarresi, il Palermo marca una netta supremazia territoriale ma non riesce a conferire incisività alle proprie trame né a trovare la dovuta profondità. A meno di dieci minuti dal novantesimo, lo slalom speciale dell'ottimo Rizzo costa il secondo giallo, con conseguente espulsione, a Lancini e complica maledettamente le cose alla capolista. Cartellino rosso che costituisce il crocevia decisivo del match, con gli ospiti che infieriscono sulle voragini concesse in fase difensiva dagli uomini di Pergolizzi. La progressione devastante di Ouattara a campo aperto culmina nell'assist per Rizzo che manda a vuoto Accardi con una finta di corpo e firma il tris ospite. All'alba dei sei minuti di recupero concessi dall'arbitro, Ricciardo, su splendido assist di Ficarotta, si divora letteralmente una clamorosa occasione da gol che avrebbe potuto restituire pathos al finale di gara. Il match si trascina fino al triplice fischio senza ulteriori sussulti. Il Palermo si lecca le ferite e gli ospiti si godono una meritata giornata di gloria.

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