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Omicidio Raciti, l’avvocato di Speziale chiede domiciliari: emergenza coronavirus tra le motivazioni addotte

Il legale di Antonino Speziale chiede che al proprio assistito vengano concessi i domiciliari: la situazione

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Trasferire dal carcere ai domiciliari Antonino Speziale.

Lo ha chiesto l'avvocato Giuseppe Lipera al magistrato di sorveglianza di Caltanissetta. L'ultrà del Catania era stato condannato per l'omicidio preterintenzionale dell'ispettore capo della polizia Filippo Raciti, morto il 2 febbraio 2007 durante gli scontri fra tifosi in occasione del derby contro il Palermo. All'uomo, nel dettaglio, restano da scontare circa nove mesi.

Tuttavia, il legale ha chiesto al magistrato di considerare la buona condotta dell'uomo, che a suo dire non è un soggetto socialmente pericoloso e pronto per un concreto percorso di reinserimento sociale. Lipera, inoltre, ha puntualizzato che Speziale beneficerà di ulteriori 45 giorni di liberazione anticipata. Dunque, presumibilmente, la scarcerazione dovrebbe avvenire tra settembre e ottobre 2020.

Fra le ragioni addotte dall'avvocato è stata citata anche la "situazione disastrosa che la nostra nazione vive a causa dell'emergenza sanitaria ed economica dovuta alla pandemia mondiale determinata dalla diffusione del virus mortale COVID-19". Ragion per cui, "è di tutta evidenza come l'ultimazione della pena all'interno del carcere costituisca senz'altro un ostacolo insormontabile al potenziale e reale reinserimento di Speziale nella società", le parole del legale di Speziale.