L'occhio implacabile del Var ancora una volta protagonista nel week end di campionato della serie A italiana.
serie a
Nicchi replica a Montella: “Si adegui al Var, anche noi ci giochiamo la carriera”
Il presidente dell' Associazione Italiana Arbitri replica senza mezzi termini al tecnico del Milan che aveva criticato il metodo di utilizzo del Var
L'ausilio della tecnologia al fine di ridurre al minimo il margine di errore umano e far luce su quegli episodi controversi che possono sfuggire all'occhio del direttore di gara.
Caso emblematico a San Siro: la gomitata di Leonardo Bonucci che abbatteva il genoano Rosi in area di rigore ligure, in prossimità dell'esecuzione di una palla inattiva, è stata sanzionata dal signor Giacomelli grazie alla visione in tempo reale delle immagini fornite proprio dal nuovo strumento tecnologico. Da lì la conseguente espulsione dell'ex juventino e l'inferiorità numerica che ha complicato ulteriormente la vita al Milan nel match contro la compagine di Juric.
Accorato lo sfogo nel post gara di Vincenzo Montella che ha contestato palesemente la metrica di utilizzo del Var il cui abuso, a suo avviso, mistifica la realtà del campo ad uso e consumo del mezzo televisivo contribuendo a mistificare la reale dinamica degli episodi anziché chiarirla.
Non si è fatta attendere la replica dei vertici dell'Associazione Italiana Arbitri, nella persona del presidente Marcello Nicchi intervistato nel corso del format Radio anch'io Lo Sport.
"Io non rispondo a Montella in senso lato, dico soltanto che anche lui si dovrà adeguare a questa tecnologia. La carriera non se la gioca solo lui ma tutti, sa come bisogna contenersi, se la sua squadra girasse come si deve oppure avesse vinto la partita, non saremmo qui a commentare nulla".
In merito all'impatto del Var sul calcio italiano in queste prime settimane di utilizzo, Nicchi prova a tracciare un primo bilancio.
"Siamo contenti, non tutto all’inizio può essere perfetto, ma nelle proiezioni l’errore del Var è uno su dieci interventi. A detta di tutti funziona e funziona molto bene, è ovvio che bisogna perfezionarla. È una garanzia per tutti ed è uno strumento di giustezza, tutti hanno capito che è utile. L’imprevisto c’è sempre, guardate la Ferrari che a fronte degli investimenti che fa perde un Gp per una candela da 30 euro. La perfezione non esiste ma ci siamo vicini».
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