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Napoli-Barcellona, Gattuso: “Voglio una squadra senza paura, con il Barça la partita della vita. Messi? Non è l’unico da temere”

Le parole del tecnico del Napoli, Rino Gattuso, alla vigilia del big-match contro il Barcellona

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Il Napoli scalda i motori.

E' pronto a rituffarsi nella dimensione della Champions League il Napoli di Gennaro Gattuso che, domani sera, ospiterà il Barcellona nel big match valido per l'andata degli ottavi di Champions League. Per passare il turno ed accedere così ai quarti di finale, gli azzurri, dovranno superare l'ostacolo blaugrana. Un obiettivo di certo ambizioso per il Napoli, reduce da un avvio di stagione opaco ricco di forti alti e bassi. Ne è conscio il tecnico azzurro Rino Gattuso, espressosi sul momento vissuto dalla formazione blaugrana, nella consueta conferenza stampa pre-gara.

"Smanetto da due giorni, sono preoccupato perché con Setien sono tornati a giocare alla grande. Dobbiamo fare grande attenzione, soprattutto quando abbiamo noi palla perché il loro pressing è tornato ad essere asfissiante. Noi però non dobbiamo commettere un errore: giochiamo contro il Barcellona, che non è solo Messi. Mettendo la marcatura a uomo non si risolve nulla. Il Barcellona è il Barcellona, tutta la squadra. Che Napoli voglio? Un Napoli che non ha paura. Da quando alleno il Napoli, Juventus a parte, al San Paolo non ci sono state da parte nostra grandi partite, anzi. Sono state sciagure umane. Domani voglio vedere una squadra che si aiuta per 95 minuti. L'emergenza del Barcellona può essere un piccolo vantaggio? Hanno qualcosa più di noi, dobbiamo essere onesti. Ma ce la giocheremo, con la consapevolezza che loro hanno qualcosa più di noi. L'importante è prepararla bene".

Gattuso si è poi espresso su Messi e sul paragone con Diego Armando Maradona: "Sarò soddisfatto se la squadra giocherà con la testa alta, senza paura. Voglio vedere una squadra viva, che rispetta l'avversario ma se la gioca fino alla fine. Su Messi ho letto di gabbia e non gabbia, ma non c'è solo lui. Insigne ha detto che in questo momento è il più grande giocatore in questo momento, ma per me lo è da tanti anni. Non solo per le sue qualità: mai una parola fuori posto, sempre perfetto. E' un giocatore incredibile, che fa delle robe che vedo fare solo a chi gioca alla play station. E' da un po' di anni il più grande giocatore di tutti i tempi. Messi o Maradona? Diego è il Dio del calcio, ma l'ho visto nelle videocassette e ora vedo le immagini. Ma da vicino non l'ho mai visto. So il campione che è stato, so che è stato uno dei più grandi al mondo. In questo momento vedo fare delle cose a Messi che faceva Maradona. Invidio chi è riuscito a vederlo da vicino".

L'allenatore azzurro ha poi analizzato il momento vissuto dai blaugrana: "Con Setien sto rivedendo un Barcellona che nell'ultimo anno e mezzo non s'era visto. E' tornato il Barcellona di due anni fa, che vuole palleggiare ma che quando la perde vuole subito recuperare il possesso. Oggi se tu vuoi fare una pressione alta loro giocano sempre con undici uomini, portiere compreso. Quindi hanno sempre superiorità numerica. La cosa che più mi ha impressionato è come attaccano lo spazio, come provano a farti subito male. E una squadra che mi è piaciuta per come l'ho vista nelle ultime partite".

Chiosa finale sulle percentuali di passaggio del turno: "Noi in questo momento dobbiamo essere noi a far entusiasmare i nostri tifosi. Non puoi pensare al passaggio del turno, devi stare tranquillo e avere la consapevolezza che in 190 minuti non devi sbagliare nulla. Il Barcellona, appena sbagli qualcosa, non ti perdona. Dobbiamo controllare bene la partita, qualsiasi scelta dovrà essere fatta con grande sicurezza. Io ho sempre avuto fiducia in questa squadra, anche se all'inizio anche per errori miei non sembravamo una squadra. Adesso il Napoli è più compatto, annusa il pericolo e gioca insieme. Nonostante ciò, a volte vedo storcere il naso per come si vince. Noi dobbiamo vincere il più possibile, poi se alla gente piace o non piace come si vince non ci deve preoccupare. Dobbiamo pensare alla classifica".