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Miccoli: “Palermo rappresenta tutto per me, volevo essere leggenda”. E su Zamparini…

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex capitano del Palermo: "Eravamo una grande squadra, chi veniva al Barbera se pareggiava gli andava bene..."

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"Palermo rappresenta tutto per me, una storia d'amore con gioie e dolori".

Lo ha detto Fabrizio Miccoli, intervistato dal giornalista di Dazn Raffaele Pappadà; intervista gentilmente concessa e andata in onda nel corso di 'Zona Vostra' su Trm. Diversi sono stati i temi trattati dall'ex capitano del Palermo, che poco meno di un mese fa ha compiuto quarant'anni, essendo nato a Nardò il 27 giugno 1979: dalla sua lunga esperienza in quel di Palermo, dove ha vestito la maglia rosanero dal 2007 al 2013, diventando un vero e proprio uomo copertina, al suo rapporto con Maurizio Zamparini, ormai ex patron rosanero.

"Nella mia carriera avrei potuto vincere qualcosa di più, ma il mio obiettivo era quello di entrare nella storia di una società e di una città. Sono arrivato a Palermo a 26 anni e l'obiettivo era quello, il primo obiettivo che mi ero prefissato appena ho firmato: volevo entrare nella storia di questa squadra e di questa città, volevo essere la leggenda di questa squadra. E ce l'ho fatta, anche se forse qualcuno ha dimenticato. Record di punti, finale di Coppa Italia, record su record, l'obiettivo che avevo l'ho portato in porto", sono state le sue parole.

ZAMPARINI - "All'inizio è stato fondamentale per me, lui era il presidente di una grande squadra perché noi eravamo davvero una grande squadra, chi veniva a Palermo se pareggiava gli andava bene, per l'ambiente che si era creato e per i giocatori che eravamo. Io ero il capitano quindi dovevo confrontarmi per forza di cose con lui. Poi non so cosa sia successo, qualcosa è cambiato. Ho le mie idee e i miei pensieri e li voglio tenere per me, ma tutto questo mi dispiace molto", ha concluso Miccoli.