Parola di Malaury Martin.
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Martin: “Palermo mi ha ridato il fuoco dentro, ma non penso ai record. Titolo d’inverno? Vi dico la mia”
Il bilancio di Malaury Martin in merito ai suoi primi mesi tra le fila del Palermo, che lo ha accolto nella rinascita dalla Serie D
Il centrocampista francese, approdato quest’estate al Palermo per rendersi protagonista della rinascita rosanero, è diventato un punto fermo alla corte di Rosario Pergolizzi. All’appello, tra i titolari, il classe ‘88 non manca mai. Tanto che, prossimamente, il giocatore potrebbe superare i numeri raccolti dai suoi connazionali che hanno militato nelle scorse annate al club siciliano, N' Goyi e Gnahorè.
“Certo mi piacerebbe — ha detto Martin ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’ in merito al raggiungimento di eventuali record — ma faccio gli scongiuri. Quando si parla di record, è il momento che la magia s'interrompe. Superstizioso? No, anche se prima di ogni partita telefono a mia moglie per sapere se è tutto tranquillo. È psicologia giapponese, mi preparo mentalmente. È una filosofia di vita che mi affascina. In Giappone dicono: "Cadi sette volte e ti rialzi otto". E' quello che ho sempre fatto”.
Al Palermo, intanto, Martin ha ritrovato la serenità: “La mia vita è cambiata in bene. Siamo primi e la vita a Palermo mi piace. Avevo perso entusiasmo. Le maglie che indossavo non erano giuste, il fuoco dentro non riusciva a divampare. La maglia rosanero è per tutti un simbolo di appartenenza. E' famosissima, la più bella in Europa. Tante altre squadre l'hanno adottata. Mi sono innamorato del clima, dell'amore che la gente ha per il rosanero e di una città ricca di storia e d'arte. Con Bianca, mia moglie, ho visitato il teatro Massimo e altri tesori. L’immondizia non mi piace. Peccato. Amo la natura: qui si vive di mare, ma vedo poca cura in giro. Noi Campioni d’inverno? Le vittorie si celebrano a traguardo ottenuto con la promozione”.
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