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Malaga, sospeso l’allenatore Victor Sanchez: diffuso in rete un suo video hard. I dettagli

Il Malaga ha sospeso Victor Sanchez per video hot finito sui social: l'allenatore si proclama vittima di un tentativo di estorsione

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Shock in casa Malaga.

Il club spagnolo ha momentaneamente sospeso dall'incarico il proprio allenatore, Victor Sanchez del Amo, a causa di un suo video hard, che da giorni circola in rete: sembra si tratti di un filmato fin troppo esplicito in cui sarebbe ritratto il tecnico del club biancazzurro in atteggiamenti sessuali. I frame, pubblicati in rete, sono immediatamente diventati virali in Spagna e hanno sollevato il prevedibile polverone di polemiche. La decisione presa dalla dirigenza ha effetto immediato e resterà valida fino a quando non verrà svolta un’indagine completa, si legge in una breve e concisa nota affidata al sito ufficiale e ai social della squadra.

Poche ore prima, Victor Sanchez, aveva denunciato l'accaduto sui propri profili social, proclamandosi vittima di un tentativo di estorsione nei suoi stessi confronti: "Vi informo che sono vittima di un reato contro la mia intimità con molestie ed estorsione. La questione è in mano alla polizia e io farò in modo di seguire le loro istruzioni. Ad ogni modo, voglio informare che condividere o diffondere un contenuto intimo di qualsiasi persona senza il suo consenso è un reato, che sia tramite social, messaggi o qualunque altra forma secondo quanto stabilisce l’articolo 97 del Codice Penale, con pene per coloro che diffondano contenuti personali senza il consenso della persona coinvolta. Grazie per la vostra comprensione e il vostro sostegno".

In attesa che vengano chiariti e spiegati i contorni di questa assurda vicenda, il presidente della Federcalcio Spagnola, Luis Rubiales, si è schierato al fianco dell'allenatore nativo di Madrid: "Un gran professionista come Victor Sanchez ha tutto il mio appoggio. L'intimità è un diritto inviolabile. Utilizzare mezzi illeciti per infrangerla è immorale e penalmente perseguibile. E che un terzo se ne approfitti non ha un nome. Inoltre anche darle diffusione costituisce un reato", si legge su Twitter.