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LND, Morgana: “La nostra idea è terminare il campionato. Futuro Palermo? Vi svelo quello che so”

Le dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti, Sandro Morgana, sul futuro del calcio e del campionato di Serie D

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"Il calcio non può essere trattato come gli altri sport, perchè il calcio coinvolge la nazione intera, con più di 40 milioni di tifosi".

Lo ha detto Sandro Morgana. Il vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti, intervenuto ai microfoni di Trm nel corso della trasmissione 'Siamo Aquile', ha detto la sua sull'emergenza sanitaria mondiale legata alla diffusione del Coronavirus, soffermandosi sulle conseguenza che la stessa potrebbe avere sull'intero mondo del calcio, e in particolare tra le squadre dilettantistiche.

"Se l’Italia del calcio non va ai Mondiali si crea un problema di Stato. Se non ci va la squadra di pallacanestro, invece, non se ne accorge nessuno. E la differenza è proprio questa. Per la Serie D, il problema della ripresa riguarda tutti i gironi. Ribadisco, ritorneremo quanto saremo in condizione di assicurare, a tutti i membri delle società, il massimo livello della sicurezza. Sottoporre tutte le squadre dilettantistiche a tutti questi obblighi prescritti dalla FIGC è assai complicato. Chiediamo immediatamente un contributo serio dal Governo, perchè sostenga questi costi importanti".

RIPARTENZA - "I dilettanti sono le ruote della macchina calcio, guidata dalla Serie A e Serie B. La base del mondo del calcio sta lanciando in questo momento un grido di dolore e deve essere accolto e sostenuto. Un conto è andare avanti a tavolino - ha proseguito Morgana -, un conto è concludere la stagione sul campo, noi siamo dell’idea che bisogna terminare il campionato. Non sappiamo quante società resisteranno, perché anche la Serie C è un campionato con tanti, tantissimi, problemi. Dobbiamo avere fiducia e pazienza. Speriamo dopo il 4 maggio di dare maggiore certezza al nostro sistema".

PALERMO - "Per me Palermo significa tanto, è una delle città più belle del mondo. Il Covid ci ha vietato di gioire per una promozione quasi certa, guadagnata sul campo. Allo stesso tempo, però, il virus penso ci restituirà un mondo con valori migliori, cercando di ristabilire le giuste priorità. Alla fine penso che in modo o nell’altro il Palermo raggiungerà gli obbiettivi prefissati, quello che ha non glielo può togliere nessuno. Rifare la Serie D per il Palermo? Io sono ottimista, anche se oggi debbo trasformarlo in realismo. Per adesso aspetterei tranquillamente l’evolversi della situazione. Non ho sentito il presidente Mirri e neanche il mio amico Sagramola. Sento Argento per un rapporto d’amicizia che ci lega da anni. Il Palermo da quello che so è pronto a tutto".