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Juventus, Pjanic sicuro: “Champions alla nostra portata, tutto sul mio accordo con CR7. Arbitri? Chi è forte non cerca alibi, l’Inter…”

Brescia Calcio v Juventus - Serie A

Le parole del centrocmapista bianconero, Miralem Pjanic, relative al momento vissuto dalla Juventus

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Miralem Pjanic a 360°.

Migliorano le condizioni di Miralem Pjanic che, dopo avere rimediato un infortunio in occasione della gara pareggiata contro il Lecce, ha svolto lavoro differenziato e potrebbe dunque già tornare in campo per l'attesissimo derby della Mole in programma sabato alle 20:45. Il regista, reduce da un buon momento vissuto sia con la Juventus che con la sua Nazionale, rappresenta uno dei giocatori cardine all'interno del progetto di Maurizio Sarri. Ne è conscio Pjanic che, intervenuto ai microfoni di "Tuttosport", ha parlato del suo nuovo ruolo soffermandosi inoltre sui suoi progetti presenti e futuri. 

"Cerco di fare quello che mi chiede Sarri, di trovare spazio e farmi vedere per ricevere palla. Quello che mi piace nella sua visione è il gioco a uno-due tocchi, il far correre la palla più di noi, perché la palla viaggia sempre più veloce. A me piace giocare così, con meno tocchi possibile. Ho un ruolo molto importante e mi trovo molto bene in questo modo di giocare. Dobbiamo essere più cinici e concretizzare di più, questo porterà anche gli avversari ad avere più rispetto e più paura di noi. Forse ci rendiamo conto che arriviamo spesso a creare occasioni e siamo un po’ leggeri per questa consapevolezza. Arriviamo al tiro senza voler a tutti i costi spaccare la porta. Però dobbiamo essere più cattivi. Questo è il quarto anno che sono qua e mi sento veramente bene. E’ una società che mi piace tantissimo, per come sta crescendo, per la storia che ha. E’ un club fantastico e sono molto felice, così riesco a far vedere il mio calcio al meglio. Ormai sono un dei più anziani e ho tante partite alle spalle, mi sento importante, come tanti che stanno qua. Mi pongo sempre nuovi obiettivi per essere il migliore, perché qua siamo in un club molto ambizioso, che vuole assolutamente vincere la Champions".

Il giocatore si è inoltre espresso sui temi - sempre attuali - relativi alla lotta scudetto e all'obiettivo Champions League: "Per fortuna alla fine abbiamo vinto e sono tre punti importanti, visti i risultati: l’Inter che aveva vinto, il Napoli che invece ha perso punti. Era importante tenere il passo e andare avanti, farlo fino a marzo che sarà il mese più importante, e magari vedere se allunghiamo un po’. L'Inter? È bello, perché ti fa stare concentrato e non ti fa rilassare. Ma non ci importa più di tanto di loro, noi dobbiamo fare la nostra strada: il campionato è appena iniziato, l’importante è tenere questo passo e provare ad allungare.Se domani dovessimo affrontare chiunque non avremmo problemi a giocarcela. Sento la squadra pronta, abbiamo giocatori forti, non abbiamo paura. Poi come ho sempre detto dobbiamo arrivare a febbraio-marzo con tutta la rosa a disposizione, senza infortunati, e ce la giochiamo con tutti senza problemi, ci credo fortemente. Però facciamo un passo alla volta, intanto qualifichiamoci e proviamo a farlo da primi, poi vediamo. Ma la squadra è fatta per essere tra le migliori. La stagione è lunga, dobbiamo giocare 60 partite, è tra un po’ che conterà davvero giocare bene, perché in Europa non puoi nasconderti e devi creare. E’ lì che servirà essere al top. E ci saremo".

Inevitabile la parentesi relativa al discussissimo VAR e agli errori arbitrali, dopo le polemiche sollevate negli ultimi giorni: "Quando esci dopo aver perso sei arrabbiato e puoi dire di tutto, ma quella di incolpare qualcuno è la strada più facile. Poi capita che gli arbitri sbaglino, come sbagliamo noi. Oggi però il Var aiuta molto gli arbitri e anche la gente: in teoria dovrebbe eliminare le polemiche, ma io ormai non le ascolto neanche più. Alla fine le squadre forti vincono senza cercare alibi. Poi gli errori capitano a tutti, a favore o a sfavore: ma io credo solo alle squadre più forti, che lavorano di più per vincere".

Infine, due battute su Ronaldo e sul particolare "accordo" stipulato con il cinque volte Pallone d'Oro: "​Ronaldo in allenamento segna da fermo? Sì, certo che fa gol. Abbiamo buoni tiratori, Dybala con il sinistro e io e Cristiano con il destro. Io mi trovo sicuramente più a mio agio da posizioni più vicine alla porta, Cristiano ha un calcio più potente da lontano, ma l’ho visto calciare bene anche da vicino. Non c’è nessun problema nel gestire le punizioni. Cristiano mi ha detto che se voglio calciare le punizioni da più vicino non ha problemi a lasciarmele tirare. Ma io non ho mai avuto problemi di questo tipo, se c’è qualcuno che può permettersi di decidere quando tirare è lui".