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Italia, Locatelli: “Tanti leader, ma ritiro difficile. Mancini? Sentiamo la sua presenza, ecco come”

Le parole del centrocampista degli azzurri alla vigilia della sfida contro la Polonia

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Parola a Manuel Locatelli.

Si avvicina il grande momento di Manuel Locatelli che dopo essersi ritagliato un importante spazio al Sassuolo, è pronto a scendere in campo anche con la maglia dell'Italia in occasione della sfida di domani sera contro la Polonia in cui il sostituirà Marco Verratti. A parlare alla vigilia del match è lo stesso Locatelli che, intervenuto ai microfoni di "Rai Sport", ha fatto il punto sul momento vissuto dal calcio fortemente condizionato dall'emergenza Covid-19.

"Come stiamo vivendo questo ritiro? E' difficile, lo sappiamo. Anche il c.t. Mancini è lontano, ma fa sentire la sua presenza con le chiamate. Si sente la sua presenza perché anche i collaboratori lo aiutano. Poi abbiamo tanti leader, quindi l'allenamento si riesce a far bene. Sono una persona credente, me l'ha trasmesso la mia famiglia. Sono fortunato e questa fortuna me l'hanno regalata i miei genitori e Dio".

Locatelli ha poi svelato qualche retroscena legato alla firma sul suo primo contratto: "Andiamo a firmare, poi saliamo in macchina insieme. Ci guardiamo negli occhi e ha un crollo emotivo, si mette a piangere e dice 'Questa potrebbe essere la tua rovina perché i soldi facili da giovane sono difficili da gestire, quindi tieni sempre la testa sulle spalle, noi saremo sempre con te ma deve partire da te questo modo di comportarsi'. Penso che noi che giochiamo a calcio dobbiamo crescere in fretta perché siamo catapultati in un mondo più grande di noi, la famiglia è importante".