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Inter- Shakhtar, rabbia Conte dopo il flop in Champions League: il tecnico nerazzurro e le scintille con Capello su Sky

Scintille in diretta tv tra il tecnico nerazzurro e Fabio Capello

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Antonio Conte non ci sta.

Il pareggio a reti bianche tra Inter Shakhtar Donetsk ha causato l'eliminazione da tutte le competizioni europee per la compagine nerazzurra.

Un risultato negativo che certamente non contribuisce a migliorare la già delicata situazione psicologica ed i malumori in seno al club milanese. Delusione e nervosismo palpabili tra le righe delle dichiarazioni del tecnico pugliese, provato dal flop in Champions League al pari dell'intero spogliatoio interista. Nel post partita l'allenatore ex  ChelseaJuventus è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, visibilmente contrariato e estremamente amareggiato. L'ex commissario tecnico della nazionale azzurra è parso molto infastidito dall'analisi del match effettuata in diretta televisiva da Fabio Capello nel corso del format consueto in onda su Sky Sport. Il tecnico ex Roma non ha ricevuto alcuna risposta da parte di Conte dopo aver posto la sua prima domanda, con l'allenatore nerazzurro sembrato alquanto indispettito e irritato: "È mancata la qualità? Non ho niente da rispondere”.

Un atteggiamento che Capello non ha certamente gradito. Nuove scintille dopo una seconda domanda dell'ex allenatore di Roma e Real Madrid legata alla presunta mancanza di gioco della compagine nerazzurra: “Oggi lo Shakhtar ha stravolto il suo sistema di gioco, pensate prima di fare le domande. Il piano B? C’è, ma non ve lo dico perché poi si scopre e siamo rovinati”. Salutato Conte, infine, l'ex tecnico presente in studio ha voluto sottolineare il suo punto di vista insieme alla conduttrice Anna Billò, ritenendo ingiustificato il comportamento di Conte durante il corso di tutta l'intervista: “Ci vuole anche la forza di spiegare, è troppo facile arrivare col sorriso quando si vince. C'è un rispetto da mantenere per quelli che vengono a farti le domande. Dovresti educatamente dare delle risposte, quando vinci è tutto troppo facile. Ci vuole rispetto per i media, per i colleghi e per tutti quelli che lavorano nel mondo del calcio”.