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Inter-Borussia Dortmund, Conte: “Daremo tutto per vincere, partita importante ma non è una finale”

L'intervento in conferenza stampa del coach nerazzurro, Antonio Conte, alla vigilia della sfida di Champions League che vedrà l'Inter ospitare il Borussia Dortmund

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Archiviata la sofferta vittoria ottenuta in Serie A contro il Sassuolo, l'Inter dovrà provare a ripetersi domani sera a San Siro contro il Borussia Dortmund.

Intervenuto in conferenza dalla sala stampa del Suning Training Centre di Appiano Gentile, il coach dei nerazzurriAntonioConte ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla vigilia dell'importante sfida casalinga di ChampionsLeague contro la formazione tedesca.

E' già una finale questa partita?

"Sembra esagerato. E' una partita importante contro una squadra forte, la finale arriva dopo".

Qual è la difficoltà maggiore in questo match dopo Reggio Emilia?

"Abbiamo lavorato solo un giorno, molto sul video riguardando alcune situazioni. Oltre a quelle difensive, staremo più attenti a non perdere il pallone come contro il Sassuolo. Il Borussia Dortmund ha giocatori rapidi che possono fare male a campo aperto".

E' la partita giusta per crescere ulteriormente?

"Ogni partita necessita di punti, fin dal primo giorno abbiamo lavorato sul gioco e sulle idee con l'obiettivo di fare sempre punti. Potevamo fare meglio contro lo Slavia, meritavamo molto di più a Barcellona. Ora il Dortmund, ripeto squadra molto forte".

Al Dortmund mancano giocatori importanti: è un'occasione da sfruttare?

"Che manchi a loro qualcuno non interessa più di tanto. Noi vediamo sempre il bicchiere mezzo pieno dall'altra parte. Pensiamo a noi, non siamo capaci di giocare di rimessa, ma vogliamo fare possesso e costruire. Certo, a patto che poi non si subisca gol dopo aver perso palla come a Reggio Emilia".

Abbiamo visto un bell'abbraccio con Lukaku.

"Romelu ha abbracciato tutti, si passa facilmente dalla crisi ad essere celebrati come coppia con Lautaro. Cerco di insegnare ai ragazzi ad essere equilibrati e valutare le performance".

Quanto è importante Handanovic?

"E' il nostro capitano, uno dei giocatori più rappresentativi e siamo contenti sia il nostro portiere".

Farete calcoli durante il match, guardando al Barcellona?

"Non lo so, dobbiamo solo dare tutto e non avere rimpianti. Abbiamo iniziato un percorso anche di esperienza che non abbiamo in abbondanza. Giochiamoci la partita".

L'Inter ha subito tanti gol nelle ultime gare, come si può intervenire?

"Ci sono situazioni sulle quali si può lavorare. Quando arriva un nuovo metodo e una nuova idea, in tre mesi puoi assimilarle fino a un certo punto. Il tempo è quello che è, puoi anche pagarle certe situazioni. Alcune situazioni possono essere recepite meglio, quando giochi ogni tre giorni è impossibile. Vediamo il bicchiere mezzo pieno, abbiamo fatto 18 gol, il massimo dopo l'Atalanta".

Lazaro potrebbe giocare esterno alto come in Austria per migliorare?

"Grazie del consiglio, nel 3-4-2-1 potrebbe comunque giocare esterno perché non è una mezza punta. Arriva da Berlino, è giovane e perciò deve lavorare e avere pazienza. Io ne ho, abbiatene anche voi".

A Reggio Emilia cos'è successo nel finale?

"Guardo anche le cose positive. Fino al secondo gol del Sassuolo ho visto una squadra egregia che ha fatto quello che doveva fare. Abbiamo fatto cose positive, ma lavoreremo su entrambi i fronti".

Per caratteristiche Lautaro Martinez potrebbe diventare capitano e leader di questa Inter?

"Lautaro deve lavorare: testa bassa e pedalare. Non deve pensare che il gol sia tutto per un attaccante. Per me non è così, lui deve lavorare per la squadra. Sta lavorando bene e sta diventando un attaccante completo. A me piace quando lavora per la squadra, fa assist o fa gol. Ha tanto da crescere però ha delle potenzialità importanti. Ci stiamo lavorando, Anche lì sta a lui sapere se vuole diventare un top o restare di medio livello".

Brozovic può diventare il top dei playmaker europei?

"Stiamo parlando di un calciatore già importante in questo momento. Se continua a lavorare così può certamente diventare un top nel suo ruolo. Sta a lui lavorare per affermarsi e arrivare a determinati livelli".

L'obiettivo per domani qual è?

"Voglio vedere dei miglioramenti, è una partita che dobbiamo provare a vincere, cercheremo perciò di dare tutto".

Candreva sembra un altro giocatore: che lavoro è stato fatto su di lui?

"Penso che stia dando il cento per cento. E' completamente a mia disposizione. Devi entrarci nella testa per lavorarci, ha grandi potenzialità ma anche bisogno di grandi conferme, sotto tutti i punti di vista. Un po' lo conoscevo, sa che può fare molto molto di più".

Che notizie si hanno di Sensi e D'Ambrosio?

"Difficile parlarne, valuteremo la sua soglia del dolore. Aspetteremo la sua disponibilità. Sensi domani farà un esame di controllo, lo monitoreremo e vedremo cosa ci dirà lo staff medico".

Cosa sarà importante fare dall'inizio del match?

"Gestire bene tutto, l'inizio, la fine, tutte le fasi. Contro il Sassuolo il finale è da rivedere. Contro queste squadre che ti puniscono al minimo errore sarà necessario farlo".

Godin da terzo di difesa sta facendo fatica per lei?

"E' cambiato il modo di giocare per lui, sta lavorando tanto perché stiamo parlando di un'idea di gioco totalmente differente. Difendere con cinquanta metri dietro è diverso, ma lui ha voglia di fare e imparare. Io vado avanti con la mia idea, cercando di mettere tutti i giocatori nelle migliori condizioni per rendere al massimo. Non posso cambiare idea, tornare indietro, altrimenti dovremmo metterci in undici dietro alla linea della palla a prendere gli schiaffoni. Noi invece gli schiaffoni vogliamo darli".