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Inter-Barcellona, Lautaro Martinez: “San Siro? E’ indescrivibile, da una carica pazzesca. Prima di ogni match io e Icardi…”

Inter-Barcellona, Lautaro Martinez: “San Siro? E’ indescrivibile, da una carica pazzesca. Prima di ogni match io e Icardi…”

Le parole dell'attaccante nerazzurro, Lautaro Martinez, in vista della sfida contro la formazione spagnola

Mediagol93

Manca sempre meno al big match tra Inter e Barcellona.

Questa sera, gli uomini di Luciano Spalletti, affronteranno la corazzata blaugrana allo stadio Giuseppe Meazza. Match, quello che andrà in scena tra poche ore, valido per la quarta giornata della fase a gironi di Champions League. Proprio in vista dell'insidiosissima sfida interna contro i catalani, l'attaccante Lautaro Martinez, ha parlato dell'influenza che San Siro ha sui suoi giocatori.

San Siro è indescrivibile, unico, fantastico - ha ammesso l'argentino durante un'intervista concessa nel MatchDay programme di Inter-Barcellona - Senti un rispetto, una partecipazione che non si trova da nessun’altra parte. Quando senti i tifosi cantare l’inno c’è una carica pazzesca. Vuoi onorare in ogni secondi la camiseta che indossi. Con Icardi c’è un rapporto speciale: amiamo anche la stessa musica, cumbia e reggaeton. Le ascoltiamo durante il tragitto per andare allo stadio prima della partita per caricarci”.

Infine, l'ex Racing, si è soffermato a parlare del suo passato e dei suoi idoli: “Da piccolo ho iniziato difensore. Mio papà giocava a calcio anche lui e ricordo che quando eravamo piccoli provavo a togliergli la palla quando eravamo in casa. Poi nel tempo le cose sono cambiate. Il mio primo gol l’ho fatto contro l’Huracan. E’ stato un momento fantastico, indescrivibile. Ho pensato alla palla in rete e poi alla mia famiglia, ai sacrifici che tutti hanno fatto. Sono andato via di casa a 16 anni e, benché sia stato aiutato da tutti all’interno del club, dalle persone che mi volevano bene, dai miei compagni, non è stato facile. Guardo con attenzione e ammirazione Radamel Falcao, Ci credi che non mi vedrei fuori dallo sport se non avessi fatto l’attaccante? Forse avrei giocato a basket, come mio fratello”.

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