"Di Daniele Castelli
serie b
Inchiesta Spezia-Parma: il mistero del cellulare di Ceravolo, lo perde il giorno dell’interrogatorio
Tra i vari punti elencati all'interno del comunicato ufficiale del Tribunale Federale, spicca quello relativo allo smarrimento del cellulare di Ceravolo i cui messaggi erano stati ritenuti "apparentemente irrilevanti"
Questa mattina è stata comunicata la sentenza del Tribunale Federale in merito all'inchiesta Spezia-Parma e gli sms del calciatore Emaunele Calaiò.
Tra i vari punti esposti nel documento pubblicato dalla FIGC, spicca quello sul calciatore Fabio Ceravolo che il giorno dell'interrogatorio non ha presentato il suo smartphone con gli sms e le prove delle conversazioni, ma una denuncia di smarrimento. L'attaccante era stato accusato, così come il compagno di squadra Emanuele Calaiò, di aver scambiato messaggi apparentemente compromettenti con Alberto Masi, difensore della Spezia, che avrebbe affrontato i gialloblù nell'ultima giornata di campionato, decisiva per la promozione in Serie A.
L'ex Benevento avrebbe dovuto presentare al Tribunale il suo cellulare, per far sì che i testi dei suoi sms fossero utilizzati come prova utile all'avanzamento dell'indagine. L'amministratore delegato del club ligure Luigi Micheli, aveva confermato in sede di audizione: "Il secondo (messaggio di Ceravolo: n.d.s.), pur con un contenuto apparentemente non rilevante, ma proveniente da un giocatore del Parma, mi ha ugualmente indotto a trasmetterlo, congiuntamente al primo, alla procura Federale".
Come si evince dal comunicato ufficiale: "Se apparentemente irrilevante era ritenuto il messaggio del Ceravolo, tanto, non avveniva, evidentemente, per i messaggi del Calaiò".
Tuttavia, il classe 1987, non ha potuto mettere a disposizione il suo terminale a causa dello smarrimento di quest'ultimo: "Quanto al primo profilo, mette conto evidenziare che si è in presenza, nella specie, di un tentativo di illecito decisamente respinto dai destinatari dei messaggi e la cui conoscenza da parte della Società Parma Calcio non è stata in alcun modo nemmeno ipotizzata; l’odierna decisione, pertanto, viene assunta allo stato degli atti, in quanto non sentiti i dirigenti della Società e non approfondita l’indagine con riferimento al suo tesserato Ceravolo Fabio (autore dei messaggi indirizzati al calciatore spezzino Alberto Masi) il quale, se pure pronto a mettere a disposizione della Procura Federale il proprio telefono cellulare, non ha potuto dare corso a tale disponibilità per lo smarrimento del terminale, come da denuncia presentata all'autorità giudiziaria nel medesimo giorno dell’audizione. Rileva, dunque, che il tentativo di illecito è stato respinto dai destinatari e che, per quanto è dato sapere, salvo ulteriori elementi che dovessero emergere da eventuali successive indagini, la Società ha conseguito sul campo la posizione finale in classifica che le ha consentito la promozione diretta in Serie A".
"
© RIPRODUZIONE RISERVATA