notizie

Ibrahimovic attacca ancora Guardiola: “Era lui ad avere problemi con me, non il contrario. Con gli altri allenatori…”

Zlatan Ibrahimovic (Manchester United)

L'attaccante svedese ha raccontato la sua versione dei fatti in merito al rapporto con l'ex allenatore del Barcellona: "C'era qualcosa di me che infastidiva lui"

Mediagol40

Alla base del clamoroso flop dell’esperienza al Barcellona di Zlatan Ibrahimovic c'è senza dubbio l'assenza di feeling tra lo stesso e l'allora allenatore Pep Guardiola. 

Un rapporto che è durato appena un anno, ma che ancora oggi, a distanza di 8 anni, si porta dietro qualche remore. L'attaccante svedese, infatti, intervenuto ai microfoni di 'Espn' è tornato a parlare della "burrascosa" relazione tra i due: "Ai tempi del Barça, nella seconda parte di stagione, l'allenatore ha cominciato a non parlarmi più. Era una situazione del tutto nuova per me, così l'ho presa come una sfida. Io non avevo problemi con lui, c'era qualcosa di me che infastidiva lui e non il contrario, quindi non poteva dipendere da me. Non fa parte del mio carattere. Se trovo qualcuno con cui non vado d'accordo e non lo voglio in squadra, che sia per qualunque motivo, lo prendo e glielo dico di persona. Prendiamo il contratto, lo risolviamo e io me ne vado. Non mi piace creare problemi e infatti non ne ho mai avuti da nessun'altra parte. Così, quando è finita la stagione, ho risolto ogni contrasto andando via".

Accusato, in passato, di essere un piantagrane, il centravanti dei Los Angeles Galaxy ha colto l'occasione per difendersi: "Spesso ho letto che gli allenatori hanno avuto problemi con me, ma sono tutte bugie. E se qualcuno li ha avuti con me, non me l'ha mai detto. Ho lavorato con alcuni dei più duri mister al mondo, come Capello e Mourinho, due molto severi e rispettosi della disciplina che non accettano compromessi. Con entrambi non ho avuto mai contrasti e in caso li ho avuti li ho subito risolti. Qualcuno invece ha avuto un problema con me che non ha risolto, ma non potevo di certo pensarci io. Anche perché non sapevo neanche di cosa si trattasse - ha concluso il classe '81 -".