Esercitazioni e metodi d'allenamento di Roberto Mancini al Manchester City che destavano non poche perplessità tra i calciatori all'epoca tesserati per il club inglese.
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Given, uscita a valanga su Mancini: “Troppo polemico, difficile lavorare con lui. Ci faceva allenare contro i fantasmi…
L'ex portiere del Manchester City attacca l'allora tecnico dei citizens definendo sconcertanti alcuni suoi metodi di allenamento
Uno dei titolari di quella squadra che vinse il titolo in Premier League nella stagione 2011- 2012, era il portiere irlandese Shay Given. Alla guida dei citizens in quel campionato trionfale vi era appunto l'attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo, ed ex allenatore dell'Inter, Roberto Mancini.
Nonostante i successi condivisi, l'estremo difensore non sembra serbare un ricordo positivo dell'esperienza professionale alle dipendenze del tecnico italiano.
Le dichiarazioni rilasciate da Given ai microfoni di Off The Ball sono tutt'altro che concilianti nei confronti di Mancini: "Mancini era un po' troppo polemico, penso che questo gli sia costato il posto".
L'ex allenatore di Lazio ed Inter arrivò all'Etihad nel 2009 e riuscì anche a vincere una FA Cup nella sua prima esperienza inglese.
"Lui aveva una personalità troppo pronunciata ed era parecchio difficile lavorare con lui. La sua vena polemica tendeva a minare tutto il lavoro positivo fatto dal club. Alcune esercitazioni in allenamento ci lasciavano sconcertati - ha dichiarato Given - La prima sessione di lavoro prese la palla e la gettò verso di me, io a mia volta la passavo al terzino, poi lui di nuovo a me, poi di nuovo io la giravo sull'altra fascia . A quel punto, ci scambiavamo la palla attraversando il campo senza avversari e Carlos Tevez, o chi per lui, correva verso la porta sguarnita senza neanche un portiere in opposizione. Terminato l'esercizio, il tutto veniva ripetuto. Era tutto un po' strano. Non so neanche quale fosse il beneficio dal punto di vista della preparazione del match . Non vi erano manichini, giocavi contro nessuno. Eravamo brillanti il giovedì contro nessuno che ci attaccava, ma la partita del sabato si rivelò complicata non appena ci trovammo di fronte agli avversari che ci contrastavano".
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