serie a

Fiorentina, parla Commisso: “Vogliamo tenere Chiesa, dobbiamo far girare il brand e promuoverlo”

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del club viola, Rocco Commisso, prima e dopo la gara di apertura della ICC che ha visto la Fiorentina vincere per 2-1 contro i messicani del Chivas Guadalajara

Mediagol97

A tutto Rocco Commisso.

Intervenuto prima dell'inizio della gara di apertura della International Champions Cup, che ha visto la Fiorentina scendere in campo contro i messicani del Chivas Guadalajara, il patron del club viola ha così parlato ai microfoni di Sportitalia:

"Ci ho messo un giorno per decidere di venire qui all'ICC. La Fiorentina non è famosa come le squadre di Milano o la Juventus, adesso dobbiamo far girare il brand e promuoverlo. Spero che la squadra lavori duro, i messicani sono avanti a noi come condizione, noi abbiamo alcuni giocatori che sono appena tornati dalle nazionali, saremo in forma per il campionato".

Al termine della suddetta sfida d'esordio della ICC, vinta dalla formazione toscana per 2-1 contro il Rebaño Sagrado, il patron della Fiorentina si è concesso ai microfoni dei giornalisti presenti sul posto. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate da FirenzeViola.it:

"Abbiamo vinto oggi, eh? Meno male! Hanno giocato benissimo. Pensavo di perdere tre o quattro a zero perché questi messicani giocano e picchiano. Siamo contenti assai. So che vi piace quando dico così. Ho visto buonissimi giocatori, si vede che lavorano forte. L'ho detto nello spogliatoio, l'importante è giocare forte e prima o poi le vittorie arriveranno. Hanno vinto per noi, avevamo centinaia di persone della Mediacom qui, bambini... Guardano tutti il baseball e non avevano mai visto una partita di calcio. Dovevate vedere quanto erano contenti. Ora in questa tournée proseguirà l'iniziativa delle magliette. Chiesa? Si è seduto vicino a me e abbiamo guardato mezza partita insieme. Lui è un bravissimo ragazzo, ma non abbiamo parlato di niente. L'ho detto dal primo giorno: vogliamo tenerlo. Acquisti? Anche io gliel'ho detto, ma Pradé ha bisogno di tempo. Non dobbiamo dimenticarci che se l'affare non fosse stato in due settimane e mezzo, oggi la Fiorentina non avrebbe cambiato le maniche. Mi sono preso i rischi, abbiamo fatto un grande lavoro. Ancora i risultati non ci sono, intanto prendiamo questo del campo. I risultati ci diranno come abbiamo lavorato. Chi sta con me lo tratto bene, lo bacio, ed è così che voglio fare con la Fiorentina. Antognoni mi ha detto che siamo una famiglia e gli ho detto 'bravo!'. Se sarò presente anche in New Jersey? Certo, New Jersey, New York. Vivo qui da 57 anni".