serie a

Fiorentina, Commisso: “Montella? Serve tempo. Volevamo De Paul, Raphinha, De Rossi e Nainggolan ma…”

Le dichiarazioni rilasciate dal nuovo presidente della Fiorentina, Rocco Commisso

Mediagol40

Parla Rocco Commisso.

Dopo aver riacceso letteralmente gli animi e l’entusiasmo della tifoseria viola, il nuovo presidente della Fiorentina, subentrato il 6 giugno 2019 dopo 13 lunghi anni di gestione Della Valle, intervenuto ai microfoni del 'Corriere Dello Sport' ha analizzato vari temi: dal mercato, non risparmiando qualche perplessità sulla sessione di trasferimenti appena conclusa, fino ai contro sull'Heysel, invitando la tifoseria a non superare e abbattere i confini della civiltà umana. E non solo.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Ho scoperto quanto le trattative siano fragili e vengano influenzate dal potere degli agenti. Volevamo De Paul, Raphinha, De Rossi e Nainggolan, ma le richieste per i primi due secondo noi erano troppo alte. Tra entrate e uscite non c'è una grande differenza, abbiamo aumentato il monte ingaggi a 50 milioni ma non è abbastanza. Con il fatturato attuale non possiamo spendere 250 milioni, dobbiamo aumentare i ricavi per farlo. So la gente cosa vuole, ma io non ho promesso la Champions, l'obiettivo è fare meglio dell'anno scorso".

"Non voglio più sentire cori nè sull'Heysel nè su Scirea - ha proseguito Commisso -, come non voglio più sentire cori contro il Sud. Andiamo contro noi stessi, io sono calabrese, Joe Barone è siciliano, Montella è napoletano. Ai capi della curva Fiesole chiedo di controllare quei pochi che urlano quelle cose. La Fiorentina è di tutti, mia e dei tifosi, ma quei cori non ci appartengono".

Ancora fiducia a Vincenzo Montella: "Lui è sempre calmo, pacifico, è molto diverso da me. Ogni allenatore ha il suo modo di stimolare la squadra. Il lavoro di Montella è ancora un cantiere aperto, visto che ci sono tanti giocatori nuovi che neanche si conoscono tra di loro. Con il Napoli abbiamo fatto una buona gara, con il Genoa meno. Adesso vedremo come andrà con la Juve, ma ci vuole tempo".

Chiosa finale su Federico Chiesa e i giovani talenti della Fiorentina: "Non abbiamo mai ricevuto una telefonata nè dalla Juve nè da nessun altra squadra. Qualcuno fa del male al ragazzo tirando sempre fuori questa storia, ma la nostra posizione è stata chiara fin da subito. Qualcuno dice che Della Valle mi ha venduto la società a patto di non vendere Chiesa ma è tutto falso. Nessuno toglie settanta milioni da una trattativa. Castrovilli gioca veramente bene, penso che presto verrà convocato da Mancini in Nazionale. Quello che mi chiedo è perchè non giocasse a Firenze già lo scorso anno. Poi abbiamo Sottil e Ranieri in Under 21 e tanti giovani di talento come Vlahovic e Montiel. Ma non mi prendo meriti perchè erano già qua prima che arrivassi".