"Il mercato del Palermo ancora non prende corpo, ma la lista dei nomi sondati dalla dirigenza rosanero si va allargando, con una certezza: tutti i reparti necessitano di rinforzi".
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Calciomercato Palermo, Fedato il nome nuovo: rosanero a caccia di rinforzi in tutti i reparti
La società rosanero inizia valutare profili in vista del prossimo campionato
Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando dei movimenti in entrata del club rosanero. In attesa del verdetto ufficiale sulla promozione in Serie C, che arriverà nel prossimo consiglio federale, la società di viale del Fante ha iniziato a ragionare sull'organico che nel prossimo campionato dovrà misurarsi con squadre ben diverse rispetto a quelle affrontate nella stagione appena trascorsa.
Sagramola e Castagnini hanno già in mente diversi nomi per rinforzare la rosa, che al momento può far affidamento su pochi elementi, ai quali tra l'altro va ancora rinnovato il contratto che li lega al Palermo fino al 30 giugno. L'ultimo nome appeso nel taccuino dei dirigenti rosanero è quello di Francesco Fedato, esterno d'attacco di proprietà del Gozzano, club di Serie C.
Il classe 1992 vanta una buona esperienza in tutti i campionati dalla A alla C, che ha già vinto tramite i play-off con la maglia del Trapani: "Rappresenterebbe un innesto di esperienza per la categoria, ma in una posizione di campo dove il Palermo non ha urgenza di intervenire: Fedato occupa infatti la stessa «mattonella» di Floriano nel tridente offensivo e i rosa attendono una risposta definitiva da Santana", si legge.
Per quanto concerne il capitolo prestiti, invece, tutto è ancora in divenire, visto che le società che detengono i cartellini degli under che si sono messi in mostra con la maglia rosanero in Serie D non conoscono ancora il loro futuro. Su tutti i rosanero vorrebbero confermare Felici e Silipo, calciatori di proprietà di Lecce e Roma: "Per il primo molto dipenderà dalla categoria in cui giocheranno i salentini nella prossima stagione, sul secondo invece c’è l’intenzione di rinnovare l’accordo per farlo giocare tra i professionisti", conclude il quotidiano.
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