"Sono distrutto, mi creda. Ma non per il verdetto. Questa stagione è stata un’agonia senza fine, non vedevo l’ora che finisse questo campionato".
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Brescia in Serie B, Cellino: “E’ stata un’agonia. Balotelli? Colpe al 50%”. E sul futuro di Tonali…
Le parole del numero uno del Brescia dopo la retrocessione della formazione di Diego Lopez
Non nasconde la delusione il presidente delle Rondinelle, Massimo Cellino. Con la sconfitta per 3-1 subita mercoledì sera a Lecce, infatti, il Brescia è retrocesso matematicamente in Serie B con tre giornate di anticipo. Un duro colpo per l'imprenditore originario di Cagliari, espressosi ai microfoni del "Corriere di Brescia", per analizzare la complicata stagione vissuta dal Brescia.
"Io sono un combattente, non nego però che ci sia stanchezza e qualche ammaccatura. Ho sbagliato io, prendo le mie responsabilità. Ho sottovalutato dei rischi sin dalla scorsa estate. Questo è un mio fallimento personale. Tonali? A Sandro ho fatto una promessa e intendo mantenerla: è un impegno preso con il ragazzo, non posso penalizzarlo. Ha tirato la carretta per due anni, aveva dei problemi muscolari prima del lockdown. Quando abbiamo ripreso c’era troppa pressione sulle sue spalle", ha proseguito Cellino.
"Questa squadra aveva la sua forza nel gruppo e nell’entusiasmo. Quell’alchimia è stata distrutta, avrei dovuto proteggerla. Ho inseguito una stella e così ho nociuto alla squadra, che aveva i mezzi per salvarsi anche senza Balotelli. Ha sbagliato lui e ho sbagliato io. Le colpe si dividono al 50%. Ormai è andata. Pensavo potesse aiutarmi, le aspettative di entrambi sono state deluse", ha concluso.
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