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Bologna, la confessione di Danilo: “Volevo restare, ma nessuno mi ha chiamato. Saputo? E’ l’uomo giusto”

PARMA, ITALY - JULY 12:  Danilo Larangeira (R) of Bologna FC celebrates with his team-mate Roberto Soriano after scoring the opening goal during the Serie A match between Parma Calcio and Bologna FC at Stadio Ennio Tardini on July 12, 2020 in Parma, Italy.  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Le parole del difensore Danilo sul suo addio al Bologna, dopo una stagione da titolare

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Danilo rompe il silenzio.

Si è conclusa la parentesi di Danilo al Bologna, dopo una stagione da titolare con Mihajlovic. Un divorzio inaspettato per il calciatore che, in un'intervista concessa al Corriere dello sport, esprime tutto il suo rammarico per come si è chiusa la sua storia a Bologna. 

"Sì, volevo restare ancora un anno, potevo dare una mano. Ho aspettato fino all’ultima partita, non mi hanno mai chiamato, ma d’altra parte io non ho mai chiesto nulla. Ci speravo per quello che avevo fatto in campo. Mi dispiace. Non so che cosa passa nella loro testa. Magari Sinisa va via, o magari vuole fare un altro tipo di calcio. Non lo so. Sinisa ha sempre chiesto un attaccante e un difensore. Adesso servono una punta e due difensori. Ma non voglio creare polemiche, mi hanno sempre trattato bene e spero che il Bologna trovi due difensori forti e due prime punte forti per fare un campionato nella parte sinistra. I bolognesi sono tutte persone serie, brave persone. Bologna si merita tutto».

Sui problemi per il rinnovo: "Stupidaggini. E ne ho sentite a altre. Non ho mai chiesto due anni, non ho mai chiesto più soldi. Ho 37 anni, come facevo a chiedere più soldi? Io non gioco per soldi, io gioco dove mi sento bene, dove c’è un ambiente di lavoro sano, bello. Ho dimostrato che se avessi chiesto due anni potevo giocarmela, fisicamente sto bene".