serie a

Beppe Accardi: “Il campionato riprenderà, è un obbligo per il sistema. Tagli agli stipendi? I club vogliono approfittarne”

L'agente palermitano: "Se i soldi andassero agli ospedali o fossero destinati in beneficenza a chi ha bisogno sarei d’accordo con il taglio degli stipendi, ma così no"

Mediagol92

Il campionato riprenderà, è un obbligo per il sistema. L’azienda calcio comunque non andrà in sofferenza come altre, avrà dei problemi ma da quando si ricomincerà tutti dimenticheranno questa vicenda”.

Questo il pensiero del noto agente Beppe Accardi in merito alla possibilità che le squadre tornino in campo per concludere i campionati. Intervistato da Tuttomercatoweb il procuratore palermitano ha poi proseguito: "Taglio stipendi? Bisogna partire da un presupposto: non esiste un accordo unilaterale. Nessuno può risolvere il problema senza l’accordo con i calciatori. Credo che qualcuno non accetterà, come è normale che sia. Ognuno ha situazioni differenti. Io avrei scelto di dare tutto in beneficenza".

Il momento è parecchio delicato, ma per Accardi le società di calcio non stanno vivendo un periodo così complicato come sembra: "Se qualche club sta provando ad approfittarne? Si. Hanno preso i diritti televisivi, non hanno grosse perdite. Magari perdono qualche incasso. Ma gli incassi influiscono relativamente. Se i soldi andassero agli ospedali o fossero destinati in beneficenza a chi ha bisogno sarei d’accordo con il taglio degli stipendi, ma così no. Già sì parla già di calciomercato, di spese future. Evidentemente non ci sono queste problematiche”.