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Benevento-Napoli, Gattuso: “Juventus? Fino alle 18.55 eravamo sul pullman. Amo lavorare qui, ma c’è un problema”

Le dichiarazioni del tecnico dei partenopei

Mediagol8

Vittoria in rimonta per il Napoli contro il Benevento.

Al triplice fischio del direttore di gara nell'incontro valido per la quinta giornata di Serie A, la squadra guidata da Gennaro Gattuso ha battuto con il risultato finale di 2-1 le Streghe di Filippo Inzaghi. I due gol vittoria per la rimonta dei partenoepi portano i nomi di Insgine e Petagna, che hanno risposto alla rete del momentaneo vantaggio del Benevento ad opera di Roberto Insgine. Al termine del derby di Campania, il tecnico del Napoli Gennaro Gattuso ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.

"Questa vittoria ha la stessa importanza delle altre. È un derby, dopo che giovedì abbiamo speso tanto e perso una partita che non meritavamo di perdere. Sapevamo che dovevamo giocare il primo tempo in maniera diversa, ma abbiamo dato continuità alla partita contro l’Az Alkmaar con un fraseggio sterile. Nel secondo tempo è venuta fuori la qualità della squadra. Sono contento di lavorare a Napoli e di avere a che fare con le persone che gestiscono la società, così come sono contento di allenare questi giocatori. C’è un problema, non credo tanto nei contratti. Se un giorno mi si chiude la vena prendo e me ne vado a casa. Il presidente sapete com’è fatto, lui si tutela con le clausole ed io faccio fatica. Ho soltanto detto che in questo momento amo questa squadra, sto benissimo e lavoro con persone eccezionali. Vado d’accordo con presidente e direttore, così come i giocatori. La voglia è di rimanere, ma forse sono uno all’antica: voglio essere libero e lavorare con tranquillità. Se il presidente mi dice di firmare un contratto di sei mesi firmo subito. Voglio sentirmi libero. Juventus? Non siamo stati noi a decidere. Fino alle 18.55 eravamo sul pullman, poi ci hanno detto di non partire. Spero di giocarla e di vedere la classifica reale per quello che abbiamo fatto. Se arriveranno altre decisioni, pazienza. La mia squadra non ha undici punti, ma dodici in quattro partite".