di Alessandro Amato
serie b
Aspettando la Cremonese… Dite alla Cassazione che noi siamo vittime. La curva Favalli, i torroni e i violini. E Rino gioca con il fuoco
La prossima gara di campionato dei rosanero vista dal giornalista Alessandro Amato attraverso aneddoti, dati e curiosità
L’equilibrio sconosciuto. Leggo i commenti del post sconfitta con la Salernitana e mi viene un dubbio: sicuro che il Palermo sia ancora in vetta alla classifica? Perché per tanti il Palermo è tragicamente senza speranza. Il tifoso è passionale e sfugge alle regole dell’equilibrio.
Rino, attento al fuoco. Mi ripeto: appare evidente, dopo l’ecatombe di infortuni dell’ultimo periodo, che un difensore al calciomercato bisognerebbe prenderlo. Giocare con il fuoco non è mai consigliabile, lo sappiamo dopo esserci bruciati di brutto nella passata stagione. Dovrebbe saperlo anche Rino Foschi.
Tutti pazzi per Juary. Nella Cremonese hanno giocato Prandelli, Cabrini, Vialli e Sirigu. E anche il brasiliano Juary (negli anni Ottanta), che piaceva ai tifosi di tutte le squadre perché festeggiava i gol girando tre volte attorno alla bandierina del corner.
Il mitico Erminio. La curva Sud dello stadio Zini è intitolata ad Erminio Favalli, sgusciante ala nata a Cremona. E’ stato anche, dal 1971 all’84, apprezzato giocatore, direttore sportivo e allenatore (per una sola partita) del Palermo.
Torroni e violini. Cremona è la città del torrone (e del salame) ma è, soprattutto, la capitale mondiale dei liutai: come li fanno lì i violini non li fanno da nessun’altra parte. A Cremona è nato, nel ‘600, Antonio Stradivari.
I tre assi. Metà stagione è sufficiente per dire che in questa squadra ci sono tre elementi insostituibili: Bellusci in difesa, Jajalo a centrocampo e Nestorvski in attacco. Quando mancano, si sente.
Ex scugnizzi. Gli allenatori di Palermo e Cremonese, Roberto Stellone e Massimo Rastelli, sono stati compagni nel reparto d’attacco del Napoli, in serie B, nella stagione 2001-2002. Stellone segnò undici reti, Rastelli sei. Non bastarono per andare in serie A.
Conferenza col trucco. “Non ci aspettavamo di essere messi di fronte ai media appena arrivati in Italia”. La frase è di Clive Richardson e conferma che Zamparini ha bruciato la tappe e ha messo in difficoltà il gruppo inglese. Ecco spiegata quella conferenza stampa ridicola.
Proposta dal Ponte. E’ tornato alla carica Antonio Ponte. Secondo lui il Palermo non è stato venduto. E per non commettere errori ha fatto una proposta a Zamparini e una a Richardson. L’intrigo aumenta e si arricchisce di personaggi tutti da decifrare.
La missione impossibile. Bisogna spiegare a Trajkovski che ottocento dribbling di fila non li facevano neanche Pelè e Maradona. Anche Messi e Ronaldo se ne guardano bene dal provare certe imprese. Lui, però, continua a tentarci.
Zini blindato, rosa corsari. Pescara, Venezia e Carpi sono le uniche squadre ad aver segnato allo stadio Zini. Altre sette sono tornate a casa a bocca asciutta. Il Palermo fuori casa ha sempre segnato almeno una rete, tranne il 25 agosto a Salerno e ha conquistato 18 dei 37 punti totali. I numeri ci danno fiducia.
Forza Palermo. Siamo reduci da una sconfitta, la proprietà inglese non convince ancora, il calciomercato è bloccato e Zamparini è a i domiciliari. Mamma mia… Qui c’è solo da urlare Forza Palermo. La nostra squadra ne ha bisogno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA