A pochi giorni dalla decisione di rassegnare le proprie dimissioni dal ruolo di commissario tecnico della Nazionale italia, Roberto Mancini torna a parlare dei motivi che lo hanno spinto a lasciare la panchina azzurra, durante un'intervista concessa ai microfoni del "Corriere dello Sport".
l'intervista
Mancini: “Problema Bonucci? Balle, grande stima di Buffon. Il mio addio…’
"Quando le cose cambiano o iniziano a cambiare, secondo me non si è più sulla stessa lunghezza d’onda e prima che accada qualcosa di più grave è sempre meglio anticipare, sebbene l’abbia fatto con grande dispiacere. Alla Nazionale tenevo moltissimo". ha detto al 'Corriere dello Sport'.
"Con Gravina - prosegue Mancini - ci siamo scambiati dei messaggi il 7 agosto, poi ci siamo risentiti al telefono. E dopo altri due giorni ho mandato la Pec. Un atto dovuto, l’unico possibile dal punto di vista formale, solo così avrei potuto dimettermi. Punto. Dovevo fare questo, mandare una Pec, avendo maturato la decisione di lasciare. Poi dopo le cose potevano cambiare..."
Sull'inserimento di Bonucci nel suo staff: "Non è vero. Sono balle, sono tutte balle, tutte quelle coseche sono uscite sono balle. Ci siamo scambiati messaggi, ma io a Bonucci come a tutti i giocatori voglio un gran bene. Si è scritto che vado via perché è arrivato Buffon, non è vero, ho grande stima di Gigi, non c‘entra assolutamente nulla il suo arrivo nel ruolo di capodelegazione, è stata una mia scelta lasciare la Nazionale".
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