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Italia, Toni: “La squadra costruisce poco. Mancini ha ragione, bisogna far giocare di più gli italiani”

Italia, Toni: “La squadra costruisce poco. Mancini ha ragione, bisogna far giocare di più gli italiani”

L'ex campione del Mondo appoggia il ct azzurro: "Bisognerebbe cambiare le regole per dare più spazio ai nostri giovani, il confronto internazionale fa crescere"

Mediagol40

Ultima nel suo girone di Lega A, l'Italia rischia di essere retrocessa nella Lega B di Nations League.

Un pareggio e una sconfitta, rispettivamente contro Polonia e Portogallo: è iniziata male, dunque, l'avventura degli azzurri di Roberto Mancini, nella nuova competizione voluta dalla Uefa, che ha di fatto sostituito le amichevoli e che mette in palio quattro posti al prossimo campionato Europeo.

L'eventuale retrocessione non precluderebbe alla Nazionale la partecipazione al prossimo campionato Europeo, ciò nonostante è evidente che la squadra abbia parecchie lacune, da colmare in vista delle prossime gare.

Sul lavoro svolto dal commissario tecnico si è espresso Luca Toni, che intervenuto ai microfoni del 'QS-Sport', ha appoggiato le scelte dello stesso: "Ho visto le due gare, e soprattutto in quella contro il Portogallo mi sembra che abbiamo fatto davvero poco. Il problema del gol, secondo me, non è solo un problema di attaccanti, ma è un discorso generale di gioco, è la squadra che non crea vere occasioni. Poi è chiaro che Mancini ha ragione: bisognerebbe cambiare le regole per far giocare di più gli italiani. Ma sono anni che che lo diciamo e non cambia mai niente".

"Il vero problema - ha continuato l'ex attaccante che con l'Italia si è laureato campione del Mondo nel 2006 -, è che manca il confronto a livello internazionale, quello che ti fa crescere. Quante punte dell’Italia giocano in squadre che lottano per vincere? Forse solo Immobile con la Lazio, gli altri, invece, non hanno esperienza di confronti europei, che è quella che conta. Di sicuro dobbiamo lavorare tanto, e se posso dare un consiglio a Mancini, anche se lui ovviamente è molto più esperto di me, punterei su un gruppo e farei fare esperienza a quello, senza rivoluzioni continue. Non possiamo andare in giro a fare figuracce, quando giochi per l’Italia non è mai un’amichevole, questo è un concetto importante che tutti i giocatori dovrebbero avere ben chiaro in mente - ha concluso Toni -".