Tutti pazzi per Nicolò Zaniolo.
serie a
Italia, Mancini: “Zaniolo come Pogba. Mondiale fallito? Il trauma è passato, pensiamo all’Europeo”. E su Balotelli…
Le dichiarazioni del commissario tecnico della Nazionale italiana, Roberto Mancini
Centrocampista moderno e gioiello della Roma targata Di Francesco, il classe ’99 ha esordito a livello professionistico contro il Real Madrid in Champions League ed è stato convocato nell’Italia di Roberto Mancini, raccogliendo i consensi degli addetti ai lavori, che lo reputano uno dei giovani da tenere d’occhio per il futuro: la UEFA, infatti, lo ha anche inserito nella lista dei 50 calciatori più promettenti, che in questo 2019 potrebbero consacrarsi definitivamente. A suon di gol e assist, dunque, Zaniolo, continua la sua escalation, diventando anche il più giovane italiano ad aver segnato una doppietta nella massima competizione europea.
E proprio Mancini, intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, ha speso parole al miele per il baby talento giallorosso, paragonandolo a Paul Pogba: "Zaniolo? Io ci ho visto delle qualità, uno così non lo abbiamo, è completamente diverso da Nicolò Barella, Jorginho e Marco Verratti. Ha le caratteristiche per essere un interno, il paragone con Paul Pogba ci sta. Adesso però servono calma e pazienza, anche lui andrà in difficoltà. Perché l’Inter lo ha lasciato andare? A volte coi giovani è difficile capire".
Il filo conduttore delle dichiarazioni rilasciate dal c.t azzurro è quello dei giovani talenti azzurri pronti al grande passo: "Moise Kean alla Juventus non gioca, ma sarebbe titolare quasi ovunque. Sandro Tonali dovrebbe giocare in Serie A, anche Stefano Sensi ha qualità enormi. Pietro Pellegri lo seguiamo sempre. Mondiale fallito? Ormai è passato, il trauma è superato. L’Argentina con Leo Messi non ha vinto neanche la Coppa America e le altre Messi non ce l’hanno, quindi perché noi non possiamo pensare di vincere l’Europeo?. È importante però che Ciro Immobile torni a a segnare in Nazionale, come Andrea Belotti, Lorenzo Insigne e Matteo Politano".
Chiosa finale su Mario Balotelli: "L’ho gestito per tanti anni e non mi crea problemi. È lui che deve avere la testa a posto come non l’ha mai avuta negli ultimi anni per meritarsi la convocazione. Deve capire che tante altre occasioni non ne avrà".
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