Roberto Mancini si racconta a 360°.
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Italia, Mancini: “Io alla Juventus? Mai dire mai. Bonucci e Chiellini i miei CR7”. E su Balotelli…
Le dichiarazioni del c.t dell'Italia, Roberto Mancini: "Per i senatori la porta è aperta, ma anagraficamente non possono avere futuro"
Il c.t dell’Italia, intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, ha parlato della sua esperienza sulla panchina della Nazionale: "Io ct? Un sogno che si è realizzato. Rappresento il mio Paese, sogno di vincere gli Europei e i Mondiali. Ho costruito un bel gruppo. Per i senatori la porta è aperta anche se anagraficamente non possono avere futuro. Se Quagliarella continua a segnare così a marzo, lo chiamo subito. Su Zaniolo, i fatti mi hanno dato ragione, ha qualità non comuni: fisico, potenza e tiro, ma non possiamo dire che vale quanto Totti. Kean se va a giocare altrove esplode. Tonali avrà bisogno di tempo per crescere, ma ha qualcosa in più degli altri".
"Barella ha una personalità straordinaria - ha continuato -. E aspetto giocatori che finora non stavano bene, come Meret, Conti, Spinazzola e Inglese. Tra tanti giovani, i miei CR7 sono Bonucci e Chiellini. Segniamo poco, è vero, quando il livello si alza anche uno come Immobile può andare in difficoltà. E giocatori come Chiesa hanno bisogno di tempo ed esperienza internazionale. Spero di allenare la Nazionale a lungo, significherebbe aver fatto bene agli Europei o addirittura averli vinti".
Su Balotelli: "In questa fase iniziale Mario mi ha dato poco, ma probabilmente non era questo il suo momento giusto. Io sono convinto che c’è ancora tempo perché Balotelli possa riscattarsi.La Juventus? Mai dire mai, ma l’Italia per me è un punto di arrivo".
Anche Mancini, in campo contro ogni forma di razzismo e violenza: "L’anno è finito nel peggiore dei modi con la nuova esplosione di razzismo e con un morto. Non si può andare avanti così, non si può andare allo stadio serenamente. In Inghilterra la situazione è cambiata, possiamo farlo anche qui. Le istituzioni devono prendere decisioni anche impopolari. Sul razzismo ha ragione Carlo Ancelotti, dobbiamo essere noi a fermarci di fronte ai buu - ha concluso -".
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