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Italia, Lippi non ha dubbi: “Ecco chi sarà la vera sorpresa di Euro 2020”

ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES - JANUARY 24:  Marcello Lippi, Head Coach of China during the AFC Asian Cup quarter final match between China and Iran at Mohammed Bin Zayed Stadium on January 24, 2019 in Abu Dhabi, United Arab Emirates.  (Photo by Koki Nagahama/Getty Images)

Le parole del commissario tecnico dell'ultimo trionfo mondiale nel 2006

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"Insigne è fortissimo, ma c’è un altro azzurro che all’Europeo sarà protagonista come lui...".

Parola di Marcello Lippi. Intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport", il commissario tecnico dell'ultimo trionfo mondiale degli azzurri nel 2006 ha detto la sua sul team di Roberto Mancini in vista di Euro 2020. "Di chi parlo? Barella. Non è una novità assoluta, dopo due stagioni nell’Inter e in Champions, ma sarà la sorpresa del torneo. È arrivato il suo momento. Mi piace come gioca, come lotta, come corre. La nostra stella è lui", sono state le sue parole.

INSIGNE E NON SOLO -"E Insigne? Impressionante contro i cechi. Gioca sempre con grandissima qualità in un contesto che sembra fatto per lui. Appena l’Italia ha la palla, partono tutti in verticale negli spazi e Insigne è pronto, sia da esterno sia più al centro, come d’altra parte nel Napoli. Non è che questa Nazionale rischia di esaltarsi troppo? No. Questi ragazzi sanno vincere. Sono consapevoli della loro forza, della loro superiorità. Non è presunzione, ma autostima. Quelle due amichevoli con avversarie top avrebbero fatto comodo, lo dico per esperienza, ma ormai ci siamo. Pronti".

LA DIFESA -"Qui l’Italia è messa molto bene. Abbiamo un grande portiere, Donnarumma: sarebbe bello che trovasse subito una squadra per dedicarsi solo all’Europeo, anche se mi sembra non si lasci distrarre. E un fenomeno come Chiellini che, scherzo ma non troppo, con qualche infortunio ha riposato e guadagnato un po’ di carriera. Magari lo vedremo anche al Mondiale...".

ALTRI FENOMENI -"Inevitabile cominciare da Mbappé. Nella lotta per la successione a Messi e Ronaldo è in prima fila da quando ha vinto il Mondiale. Sempre decisivo. A me piacciono poi i giovani arrivati nelle finali europee: Foden, Sterling, Mount, Havertz... Lukaku? Se gioca come nell’Inter segnerà a ripetizione. È stato il giocatore più decisivo in assoluto della Serie A e il migliore nerazzurro con Barella. Non un semplice centravanti, ma il vero punto di riferimento del gioco. Segna e fa segnare gli altri aprendo spazi, appoggiando la palla, chiamando a sé il gioco".

LEWANDOWSKI E CR7 -"Lewandowski? Uno della categoria dei cecchini. Importante che abbia alle spalle una squadra che crei tante situazioni pericolose. Ci pensa lui a finalizzarle, anche se non è più giovanissimo. Come un altro fenomeno... Ronaldo, naturalmente. Si mantiene giovane e penso punti decisamente anche al Qatar. Come nella Juve non si costruisce da solo occasioni da gol, ma poi è implacabile quando c’è da chiuderle. Sempre al posto e al momento giusto", ha concluso.