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Italia, Immobile: “Inghilterra? Sarà dura, ma dobbiamo qualcosa alla nostra gente”

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Le parole dell'attaccante dell'Italia in vista della sfida contro l'Inghilterra

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Manca sempre meno al penultimo impegno dell'Italia in Nations League, in programma venerdì sera a "San Siro" contro l'Inghilterra. Intervenuto direttamente da Coverciano è il centravanti della Nazionale, Ciro Immobile, a fare il punto nel penultimo giorno di raduno nel quartier generale degli azzurri.

"Ho dovuto mettere un freno a tutto quanto accaduto dopo la mancata qualificazione al Mondiale. Ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio ritiro. Grazie anche al club ho deciso che avevo ancora tanto da dare. Il Mondiale è lontano, l'età avanza certo, ma se la mia condizione sarà questa so che potrò dare ancora qualcosa".

Sui motivi che lo hanno spinto a valutare il ritiro: "Per la delusione dovuta alla mancata qualificazione al Mondiale e per le critiche molto forti. Sono due cose che ti segnano. Io, però, col passare delle settimane ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio cammino, a decidere il ritiro al posto mio. Ovvio, queste cose ti segnano, ti fanno pensare".

Sui giovani: "Oggi vista la pressione sui giovani si velocizza questo percorso e non gli si dà tempo di crescere. Dobbiamo dare ai giovani tempo e modo di potersi esprimere, probabilmente nel club è un po' più semplice. Dobbiamo avere un po' più di pazienza".

Sul 3-5-2: "Sul modulo dico che per me non cambia nulla, qualsiasi sia la scelta del mister per me va più che bene. Sulla prima domanda, me lo chiedo quasi tutti i giorni... Forse alla Lazio ho più margine di errore e fa rosicare il fatto di aver vinto 4 classifiche marcatori e poi con la Nazionale segnare meno. Me lo chiedo tutti i giorni proprio perché voglio sempre migliorare e dare il massimo, a volte voler strafare ti porta a fare grosse cavolate".

Sulle critiche: "Io ho sempre sentito la fiducia. Non mi hanno dato tanto fastidio le critiche, ma essere accreditato come l'attaccante per la mancata qualificazione al Mondiale e non quello della vittoria dell'Europeo è assurdo. Questa diversità di vedute non mi è piaciuta, fa un po' ridere, ma si accetta anche questo e si va avanti".

Sugli errori dopo l'Europeo: "Quando una squadra vince deve essere subito brava a ritrovare l'entusiasmo e oggi quello un po' manca. Probabilmente l'arrivo di nuovi giocatori, la conferma del mister e di tutto lo staff, ci deve dare fiducia e morale. Serve un po' di entusiasmo che in questo momento manca perché tra poco si giocano i Mondiali e noi non ci saremo".

Sulla gara di San Siro contro l'Inghilterra: "Mi aspetto una gara dura contro l'Inghilterra, sarà per loro una delle ultime gare di preparazione al Mondiale, ma noi sappiamo di dover dare qualcosa alla nostra gente che è delusa per la mancata qualificazione".

Sulle mancate convocazioni di Zaniolo e Zaccagni: "Credo il mister abbia fatto delle scelte, non so se collegate a quanto successo a giugno. Zaccagni l'ho visto in ritiro e mi disse del problema fisico a giugno... C'era stata un po' di polemica, ma è follia pensare che qualcuno voglia scappare da Coverciano. Ho visto gli occhi di Provedel quando è arrivata la convocazione e mi ha ricordato me quando arrivò la mia prima convocazione".

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