"Soprattutto in questo momento, senza far troppi giri di parole, credo che la Spagna sia più avanti rispetto a noi. Noi dobbiamo saper soffrire, saper lottare, questo è fondamentale". Così Davide Frattesi, intervenuto in conferenza stampa da "Casa Azzurri" a Iserlohn, sede del ritiro dell'Italia in Germania. "Dovremo mostrare lo spirito italiano che ci accompagna da anni: sarà fondamentale per vincere. Se la mettiamo sui duelli uno contro uno, abbiamo poche chance. Se invece puntiamo sul gruppo, sull’unità e sul sacrificio, tutti insieme possiamo farcela. Ci sarà più spazio e anche più da difendere, anche se vogliamo fare una gara più di possesso. Per quanto riguarda la Spagna, credo che Rodri sia il centrocampista più forte del mondo", ha proseguito il centrocampista dell'Inter e della Nazionale italiana in vista della sfida contro la Spagna, in programma giovedì sera.
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Italia, Frattesi: “Spagna più forte, ecco cosa servirà. Scamacca? Segnerà”
DA SPALLETTI A INZAGHI -"Il mister mi richiama spesso? Va bene, vuol dire che crede in me. Poi da fuori la gara si vede meglio, a volte non ci rendiamo conto della posizione migliore da prendere e lui cerca di darci una mano e dei consigli. Quando gli avversari sono schiacciati mi chiede di uscire dal traffico e di allargarmi così da avere più spazio. Gioco più nell'Italia che nell'Inter? Non è mai facile calarsi in una squadra che arriva da una finale di Champions, la gestione di Inzaghi è stata quella giusta. Con Spalletti ho iniziato dall'inizio del suo ciclo, abbiamo avuto tempo per imparare i meccanismi e partire dall'inizio è sicuramente meglio".
BLOCCO INTER -"Sicuramente il fatto di esser stati insieme un anno aiuta, tante volte non c'è nemmeno bisogno di parlarsi per capire le cose. Così come le combinazioni con Scamacca, sappiamo già ciò che dobbiamo fare. Quello che abbiamo fatto all'Inter un po' ce lo portiamo qui. Come cambia qui il mio modo di giocare? Credo cambi più in fase difensiva, gioco un po' più basso quando dobbiamo difendere. Poi il ruolo è quello dell'Inter: qui non abbiamo i due attaccanti, ne abbiamo uno solo, però abbiamo due esterni che possono portare via l'uomo. Il fatto di aver giocato meno all'Inter mi permette di essere qui un po' più riposato? Più o meno... La cosa stancante di un anno così sono più che altro i viaggi. Uno più è in campo e più è in condizione, si è stanchi solo a livello mentale perché si entra in forma bene quando si giocano le partite".
SU SCAMACCA -"Scamacca negli ultimi tre mesi ha dimostrato di poter fare gol in qualsiasi occasione, appena si presenterà un'occasione sono sicuro la sfrutterà. Si dice che manca un 9 in questa Nazionale e invece ce l'abbiamo. Come passo il tempo qui in ritiro e se ho portato qualcosa da Roma? Scamacca mi sono portato... (ride, ndr). Qui il tempo lo passiamo per la maggior parte in questa sala che hanno fatto per noi ragazzi dove ci sono play station, biliardo, flipper. Stiamo lì un paio d'ore tutti insieme e secondo me è un'ottima cosa, è lì che si forma il gruppo. Mi è capitato di giocare a ping-pong con un compagno con cui non avevo troppa confidenza, El Shaarawy, ed è nato il rapporto. Non gioco con Scamacca perché spara tutte le palline, è più bravo alla Play Station".
SU YAMAL -"Yamal non lo scopriamo adesso, è destinato a diventare un grande del calcio Mondiale. I punti di forza della Spagna sono sempre quelli da anni, la fase di possesso e il palleggio. Bisognerà essere bravi a sfruttare le occasioni perché la Spagna non ce ne concederà tante. Per la prima volta negli ultimi 10 anni la Spagna non ha avuto più possesso palla degli avversari? Ogni partita va rivista, la Spagna era avanti 3-0 e non aveva poi grande necessità di possesso palla. Forse c'è una versione un po' più moderna della Spagna, fondamentalmente non ha più quei tre fenomeni a centrocampo che dieci anni fa facevano girare tutta la squadra e non te la facevano mai prendere. E' una versione più moderna".
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