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Italia-Bosnia, Mancini: “Pronti come 10 mesi fa, vogliamo fare bene. Giovani? Il talento non manca”

Le parole di Roberto Mancini alla vigilia della sfida contro la Bosnia

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Vogliamo ripartire come 10 mesi fa, fino ad ora abbiamo fatto bene ma vogliamo crescere ancora

Con queste parole è intervenuto il C.t. della Nazionale Roberto Mancini, alla vigilia della gara di Nations League contro la Bosnia. Dopo lo stop del calcio italiano e non a causa dell'emergenza coronavirus e il rinvio dell'Europeo alla prossima estate, gli azzurri tornano finalmente in campo, ancora forti delle 11 vittorie consecutive ottenute proprio nel girone di qualificazione a quello che sarebbe stato Euro 2020. Proprio riguardo all'ottimo rendimento di 10 mesi fa ha parlato l'ex allenatore di Inter Manchester City, sottolineando gli aspetti più importanti di questa ripartenza post lockdown: "La speranza è ripartire come abbiamo finito 10 mesi fa e che la gente continui a seguirci – ha affermato Mancini  - . Finora la nostra Nazionale ha fatto bene ma ha ancora margini di miglioramento sotto ogni punto di vista, tecnico e tattico, e ogni giorno lavoriamo per crescere. La Nations League è una competizione a cui teniamo molto. Da quando abbiamo preso la squadra abbiamo recuperato 12 posizioni, dobbiamo restare fra le prime 10 evitando rischi nella compilazione dei gironi del Mondiale. Ma la Nations League è importante anche perché le fasi finali si disputeranno in Italia".

In un secondo momento Mancini ha voluto anche dire la sua sul gruppo e sul possibile undici titolare: "Belotti e Immobile sono due certezze per noi, ma le porte della Nazionale sono aperte a tutti, anche a chi adesso non c'è. Il gruppo è formato, non cambieremo molto in vista degli Europei, ma qualcuno potrebbe rientrare. Ora non è come 15 anni fa, quando c'erano tanti attaccanti forti e il Ct faceva fatica a lasciarne qualcuno a casa. Oggi ci sono tanti attaccanti stranieri, fortunatamente ora abbiamo la Scarpa d'Oro e altri giocatori che hanno fatto bene - ha proseguito il C.t. - . Anche se non abbiamo una scelta ampia, siamo contenti di quelli che abbiamo perché anche grazie a loro abbiamo vinto 11 partite di fila. Ci aspetta un anno ancora più faticoso, i giocatori dovranno giocare tante partite in poco tempo, e sarà importante avere giocatori intercambiabili. Tra Bosnia e Olanda cambieremo qualcosa, i ragazzi li ho trovati bene ma la partita è diversa rispetto all'allenamento. Punteremo su chi avrà una condizione fisica più brillante, ma comunque quasi tutti giocheranno almeno una delle due gare. Jorginho? Sta abbastanza bene, si è allenato due volte con noi e vedremo nelle ultime ore".  

Chiosa finale del tecnico azzurro sui giovani e sull'assenza dei tifosi negli stadi: "Abbiamo tanti calciatori bravi, a partire da Zaniolo e Kean che mi sembrano più grandi. Ma ci sono tanti altri ragazzi che hanno fatto bene, come Luca Pellegrini, Bastoni, Locatelli. Dobbiamo lavorare per migliorare sempre, senza dimenticare quanto di buono fatto all'inizio. Si gioca anche per lo spettacolo e per la gente, ora che si può fare qualcosa in più spero che al più presto si possa anche andare allo stadio".