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Italia, Boban senza filtri: “Dopo Pirlo il nulla, non avete talenti perchè…”

Italia, Boban senza filtri: “Dopo Pirlo il nulla, non avete talenti perchè…”

Il tackle del vicesegretario generale della FIFA, Zvonomir Boban: "I dirigenti dei club devono sedersi tutti attorno a un tavolo e capire perché non ci sono più talenti"

Mediagol40

Parla Zvonomir Boban.

Il vicesegretario generale della FIFA, intervenuto ai microfoni di Soccer Illustrated, si è soffermato sulla Nazionale italiana di Roberto Mancini, spiegando i motivi che, negli anni, hanno portato ad una mancanza di veri talenti intorno a cui poter costruire l'Italia: "I dirigenti dei club devono sedersi tutti insieme attorno a un tavolo e capire perché non ci sono più talenti. Dopo Andrea Pirlo non ho più visto talenti e questa è una cosa gravissima per il popolo italiano, che ne ha sempre avuti parecchi. Un popolo di geni che ha un problema evidente a livello giovanile, da anni. Non devono interessare i risultati collettivi, l’obiettivo deve essere quello di costruire calciatori di grande livello per grandi palcoscenici e questo non avviene da parecchio tempo. Questo è un problema grave".

"Il talento va lasciato libero - ha aggiunto -, non si possono trattare tutti allo stesso modo, serve un occhio diverso per qualcuno. Se si imprigiona la fantasia nell’obbligo dell’uno-due e del non dribblare avremo sempre i risultati a livello giovanile ma non avremo mai i grandi calciatori. Questi sono i semplici e veri problemi del calcio italiano. É lì che si deve intervenire. Se avremo amministratori che vengono da banche o grandi aziende, però, il sistema non cambierà mai".

Tra i tanti temi trattati, Boban, ha parlato anche della tifoseria, contestando la loro visione del calcio: "Il problema non sono i selfie con i calciatori, il problema sono i selfie durante la partita, che vuol dire che non la stanno guardano! Questa cosa mi fa arrabbiare! Questo è il problema: il gioco passa in secondo piano. Pensano di essere loro i primi attori allo stadio, mentre i primi attori devono essere i calciatori e il bel gioco. Senza la cultura del calcio giocato perdiamo l’essenza di questo fantastico gioco. Tutto deve partire dalla palla che rotola sul campo - ha concluso -".