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Italia, Barella: “Scudetto e Mondiale? Due delusioni. A disposizione oltre la fatica”

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Le parole del centrocampista dell'Inter impegnato in queste settimane con la Nazionale di Roberto Mancini

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Parola a NicolòBarella. Faro dell'Inter si Simone Inzaghi e polmone del centrocampo di Roberto Mancini, l'ex mezzala del Cagliari è intervenuto alla vigilia della seconda sfida di Nations League che vedrà gli azzurri impegnati nel match di Cesena contro l'Ungheria. Una sfida importante, considerata la vittoria piuttosto inaspettata della Nazionale di Rossi contro l'Inghilterra, che gli ha consentito di comandare il girone A3 in seguito al pareggio maturato proprio tra Italia e Germania.

Nella consueta conferenza stampa della vigilia, Barella ha toccato numerosi temi legato anche e soprattutto alla stanchezza che si respira tra i giocatori al termine di una stagione così impegnativa, appesantita ancor di più da questi impegni con la Nazionale. Delle partite che, a detta di Barella, potevano essere evitate, ma il centrocampista ha comunque sottolineato come il peso della maglia azzurra vada aldilà della fisiologica fatica di fine stagione. Ecco, di seguito, i passaggi salienti del suo intervento: "Ci sono tanti ragazzi, come Locatelli, Frattesi o Esposito, che rappresentano il presente e il futuro della Nazionale, non solo io e Tonali. Io che ora sono tra i più esperti cerco di trasmettere ciò che ci ha trasmetto il mister in questi anni. Dispiace tanto non aver vinto lo Scudetto e il Mondiale, ma sarebbe troppo facile se tutto andasse bene. La sofferenza a volte ti fortifica più delle vittorie: da quando ho iniziato ho avuto tante delusioni e tante giornate di gioia, cerco però da ogni situazione di apprendere più che posso".

IMPEGNI E PESO DELLA MAGLIA AZZURRA

"Non sono tra quelli a cui il mister ha dato il permesso di andare a casa e poi quando indossi questa maglia tutto passa in secondo piano, anche se c'è stanchezza vieni a giocare lo stesso. Gare da evitare? Non sta a me dire se è superfluo o no giocare, è esagerato o si poteva fare a meno di queste partite. Siamo in un periodo dell'anno in cui s'è giocato tanto e sicuramente è un impegno ma vestire questa maglia è un onore, mai un peso. Se c'è da giocare io gioco e così anche i miei compagni".

IL PROGETTO E L'UNGHERIA

"La non qualificazione al Mondiale dipende da un girone in cui abbiamo dominato tutte le partite, ma ci sono stati episodi che non ci sono girati a favore... Ma vuol dire che non ci meritavamo di andare al Mondiale o non era il nostro momento. Dispiace per la sfida contro la Nord Macedonia, probabilmente dovevamo vincere 3 o 4-0. Mi dispiace, non so dare una spiegazione. Cercheremo di fare di tutto per andare al prossimo. Per quanto riguarda l'Ungheria, l'ho seguita anche agli Europei: ha aperto un ciclo con mister Rossi, è molto compatta e con la nostra qualità cercheremo di vincere questa partita".

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