L'attaccante esterno dell'Italia Willy Gnonto, in un'intervista concessa al Corriere della Sera, ha parlato del suo arrivo in Premier League e delle differenze che nota rispetto al calcio italiano, soffermandosi inoltre sul suo rapporto con il ct azzurro Roberto Mancini.
l'intervista
Gnonto: “Italia-Inghilterra gara speciale. Mancini un idolo, ha dato segnale forte”
"Italia-Inghilterra? É speciale per me e c’è in palio qualcosa di importante. Ha un valore doppio. Convocazione? Non ci speravo neanche più tantissimo, è successo tutto molto in fretta e non ho avuto tempo di realizzare. Ma è stata un’emozione bellissima. L’impatto è stato buono a livello a personale, la squadra vive un po’ di alti e bassi. Mi sembra un sogno: vengo da Baveno e non mi sarei mai aspettato un giorno di arrivare in Premier. Vivo tutto con grande orgoglio e cerco sempre di impegnarmi per migliorare. Le strutture lì sono al top. E in Italia ci sono più pressioni, credo. A Leeds i giocatori vengono lasciati tranquilli".
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Su Mancini: "La verità? Provo la stessa sensazione. Mi ricordo quando ero piccolo all’Inter e lui allenava la prima squadra: era un idolo e non mi sarei mai aspettato di essere in Nazionale con lui. Ha dato un segnale forte, sia con me che con altri giovani. Speriamo che lo seguano molti altri",
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