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Germania, Lahm: “Euro 2024 importante per il nostro sviluppo. Guardiola è super…”

Germania, Lahm: “Euro 2024 importante per il nostro sviluppo. Guardiola è super…”

L'ex difensore del Bayern Monaco ha parlato della disastrosa spedizione mondiale dei tedeschi e del rapporto con il tecnico spagnolo

Mediagol52

Ancora da decidere il paese in cui si terrà l'Europeo del 2024.

Tra le nazioni che si sono offerte per ospitare la competizione c'è anche la Germania, che ha assegnato a Philipp Lahm il ruolo di ambasciatore e il compito di presentare la propria candidatura. Nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni di Marca, lo storico capitano dei bavaresi ha parlato dell'importanza di organizzare il torneo nel paese tedesco: "Si tratta di un'opportunità per lo sviluppo del nostro calcio come nel 2006. Quell'anno fu l'inizio di un periodo d'oro che culminò con la vittoria del Mondiale nel 2014".

In seguito, un commento sul disastroso cammino della Germania ai Mondiali di Russia, conclusosi con l'eliminazione ai gironi, e sull'importanza del c.t. Joachim Löw: "È successo ad altri campioni come la Spagna nel 2014 o l'Italia nel 2010. Quando un campione viene eliminato nella fase a gironi non c'è solo un motivo, ma ce ne sono molti, come la mancanza di spirito di squadra. Quattordici dei giocatori che hanno vinto la Coppa del Mondo nel 2014 non erano presenti nel 2018. Ma penso che il problema non sia l'età. Low? I buoni risultati ottenuti con lui per un lungo periodo di tempo parlano da soli. È stato un brutto momento, ma ha svolto un ottimo lavoro ed è il tecnico giusto per apportare le modifiche necessarie".

Infine ha elogiato il lavoro di Pep Guardiola, che è stato il suo tecnico al Bayern Monaco per tre stagioni: "Pep è un super allenatore! È molto bravo. È il migliore nell'analizzare l'avversario e nell'idea di gioco. Non so quale impatto abbia avuto sul calcio tedesco, ma ci ha segnato tutti al Bayern per il suo modo di analizzare e istruire i giocatori nel loro posizionamento e nel modo in cui dovevano giocare. Sapevamo sempre cosa avrebbe fatto l'altro, in qualsiasi circostanza del gioco".