Balotelli: “C’è una cosa che mi infastidisce molto. Se Ventura non mi chiama…”

L’attaccante del Nizza, Mario Balotelli, è tornato a ribadire, come aveva già fatto più volte, la sua volontà di tornare a vestire la maglia della Nazionale italiana.

L’ex rossonero, nato in Italia da genitori africani, ha rinunciato a soli diciassette anni a giocare nella nazionale del Ghana attendendo con ansia e pazienza la convocazione in maglia azzurra fino al 2010, quando è stato chiamato dal tecnico Cesare Prandelli, con cui ha giocato gli Europei 2012 e i Mondiali 2014.

La successiva cessione dal Milan al Liverpool e le deludenti prestazioni nella squadra inglese, condizionate anche dagli infortuni, lo hanno di conseguenza allontanato anche dagli azzurri, che hanno fatto a meno di lui durante la gestione di Antonio Conte prima, e di Giampiero Ventura adesso, il tecnico infatti non lo ha ancora mai inserito nella lista dei convocati per in prospettiva dei Mondiali del prossimo anno.

Ad oggi, Mario Balotelli,  tornato in auge con la maglia del Nizza e divenuto da poco papà per la seconda volta, è tornato a farsi sentire: “Quel che mi da fastidio sono le critiche sulla mia vita personale o sul piano umano.” - Ha detto in un’intervista al quotidiano Nice Matin. Ma finora, nessuna polemica, l’attaccate italiano intende dimostrare il suo valore sul campo: “So bene quando gioco bene e quando male. L’unico modo per rimediare è lavorare duro per essere pronto per la prossima partita.”

E la prossima gara, come ha sottolineato il giocatore, non è sicuramente di poco conto: il Nizza sfiderà venerdì al Parco dei Principi il Paris Saint-Germain di Marco Verratti, gradita vecchia conoscenza di Mario, con cui ha giocato proprio in nazionale.

Giovedì prossimo, invece, Balotelli sbarcherà con il suo Nizza proprio in patria per giocarsi il turno di Europa League contro la Lazio all’Olimpico.

Chissà se, in queste due gare di fuoco, l’attaccante italiano riuscirà con le sue prestazioni ad attirare le attenzioni del CT della Nazionale Giampiero Ventura.

“Se chiama sono pronto. Se non mi chiama, tiferò sempre Italia.” - ha chiosato Super- Mario.