"Sarà una partita difficile".
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Napoli-PSG, il doppio ex Laurent Blanc: “Sarà un gara difficile, mi piacerebbe allenare in Italia”. E su Cavani…
Le parole dell'ex difensore di Napoli e Inter che da allenatore è stato alla guida dei parigini per tre stagioni
Dipinge così la sfida tra Napoli e PSG, il doppio ex della gara Laurent Blanc. L'ex difensore francese ha indossato in carriera le maglie di Napoli e Inter, mentre da allenatore ha guidato i parigini alla conquista di tre campionati. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il classe 1965 ha parlato dell'impegno che attente i partenopei: "E' un gruppo complicato con Liverpool e Napoli, non è anormale che il Psg si trovi in una posizione scomoda”.
Nonostante in rosa nelle ultime stagione nel PSG ci siano sempre stati dei grandissimi campioni, la squadra parigina non è mai riuscita e far bene in campo europeo: “Magari il Psg paga il fatto di dominare troppo facilmente in Francia, così quando incontra squadre del suo livello può andare in difficoltà - ha ammesso Blanc -.In Champions ogni dettaglio conta, bisogna essere perfetti da un punto di vista tecnico, fisico e tattico”.
Edinson Cavani resta ancora in forte dubbio per la gara di stasera, per Blanc l'uruguaiano è uno di quei calciatori che fa la differenza: “Le qualità di Cavani non si discutono. Può fare la differenza anche davanti ai suoi ex tifosi. E’ importante che l’allenatore lo faccia sentire a suo agio. E’ evidente che non ha lo stesso tipo di gioco di Mbappè e Neymar. Se sono compatibili? Dipende dalla volontà dei giocatori”.
Su Buffon e Verratti ha poi aggiunto: “Gigi è ancora un grande professionista. E’ una fortuna averlo, anche per la crescita di Areola. Verratti? Rimane un giocatore eccezionale, ma gli infortuni hanno bloccato la sua crescita in questi anni. Poi credo abbia bisogno di uno come Thiago Motta per esaltare le sue qualità”.
Il gioco del Napoli ha impressionato Blanc: “Ancelotti è riuscito a migliorare una squadra che gioca bene da qualche anno. Il Napoli ha un’idea precisa di gioco, che parte dal portiere fino ad arrivare ad Insigne e Mertens, i pericoli numero uno. Il Psg ama dominare il possesso palla, quando sono costretti a subire vanno in difficoltà”.
Infine l'ex difensore dell'Inter ha svelato che gli piacerebbe allenare un club italiano: “Il calcio italiano è cambiato. Dopo gli anni ’90 il calcio italiano è finito in un tunnel, ed ora ne sta uscendo, senza rinunciare alla cultura tattica, ma aggiungendo una mentalità offensiva e creativa. Sono molto legato alla Serie A, e pronto ad ascoltare proposte ambiziose. Mi piacerebbe farlo in Italia, un paese che amo”.
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